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Calo del Pil di 3 punti: il reddito del Piemonte è sotto la media dell’Europa, è una regione in transizione
Nel triennio 2021-2023, la media del PIL pro capite piemontese si è attestata a 99,7 punti rispetto alla media UE (100), in calo rispetto ai 103 punti del 2018

TORINO – Secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat, il PIL pro capite del Piemonte è sceso sotto la media europea, segnando una perdita di circa tre punti percentuali rispetto al 2018. Un arretramento che relega la regione tra i territori in transizione. Il Piemonte si colloca di poco sopra la media nazionale ma sotto quella europea, che segna il confine tra le economie forti e quelle in fase di rallentamento.
Nel triennio 2021-2023, la media del PIL pro capite piemontese si è attestata a 99,7 punti rispetto alla media UE (100), in calo rispetto ai 103 punti del 2018. Il Piemonte, un tempo tra le prime regioni industriali d’Italia e d’Europa, perde così lo status di regione sviluppata e viene classificato come in transizione insieme a Abruzzo, Umbria e Marche. I dati delle altre regioni italiane: Lombardia: 123,4 punti, Emilia-Romagna: 117,6; Veneto: 113,2; Piemonte: 99,7. La media italiana è 97,1.
La crisi dell’automotive
Tra i principali fattori del rallentamento c’è la crisi del settore automotive. Negli ultimi anni, la transizione verso la mobilità elettrica e la delocalizzazione produttiva hanno colpito le grandi aziende e l’indotto, con una riduzione stimata di oltre 12.000 posti di lavoro tra il 2018 e il 2024. La manifattura tradizionale e il comparto metalmeccanico registrano segni di sofferenza: la produzione industriale piemontese nel 2024 è calata del -1,8%, contro una media nazionale di -0,9%. Il settore dei servizi e del turismo, non è riuscito a compensare le perdite dell’industria.
Secondo un’analisi di Banca d’Italia, le aree più dinamiche del Piemonte sono il polo aerospaziale torinese, la filiera del biomedicale e l’automotive elettrico che possono essere motore di rilancio, ma occorrono strategie coordinate e tempi rapidi e uscire dallo stereotipo metalmeccanico ad oltranza.
Lo status di regione in transizione è il parametro utilizzato dall’Unione Europea per definire l’accesso ai fondi strutturali (FESR e FSE+). Nell’attuale programmazione 2021–2027, il Piemonte ha beneficiato di oltre 2,8 miliardi di euro tra Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e Fondo Sociale Europeo (FSE+). La retrocessione potrebbe tradursi in maggiori risorse nella prossima programmazione 2028–2034, destinate a stimolare la ripresa economica e la coesione territoriale, ma è di fatto un segnale grave di crisi.
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