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Torino potenzia l’accoglienza per le persone senza dimora: più posti e servizi tutto l’anno

Grazie a questo sistema integrato, Torino punta a non lasciare nessuno solo, soprattutto nei mesi più freddi, e a favorire percorsi concreti verso l’autonomia e la dignità di tutti.

Gabriele Farina

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TORINO – Con l’arrivo della stagione fredda, la Città di Torino conferma e amplia il sostegno alle persone senza dimora, rafforzando un sistema che già coinvolge oltre 1.100 percorsi di accoglienza e circa 40 enti del terzo settore, coordinati attraverso il Piano di Inclusione Sociale e arricchiti dai nuovi interventi finanziati dal PNRR.

A differenza degli anni passati, le strutture di accoglienza a bassa soglia non chiuderanno durante l’estate, garantendo continuità di supporto e interventi lungo tutto l’anno. Per l’inverno 2025-2026 saranno operative 27 strutture di prima accoglienza per adulti, con circa 730 posti letto disponibili.

Tra le novità più significative, la riqualificazione del sito di via Traves, che offre maggior comfort e privacy grazie a nuovi moduli abitativi. Entro gennaio 2026, i posti letto passeranno da 68 a 88 con l’acquisto di cinque nuovi moduli. Confermata anche la struttura dell’ex Buon Pastore, in corso Regina Margherita, che può ospitare fino a 80 persone tra adulti singoli e nuclei familiari, con un percorso dedicato alle donne per garantire maggiore riservatezza.

«Il Piano di Accoglienza Invernale 2025/2026 conferma l’impegno della città verso le persone senza dimora – sottolinea Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali –. Puntiamo a costruire risposte efficaci e umane, non solo durante l’inverno, ma tutto l’anno, accompagnando ogni persona verso un futuro più stabile e dignitoso».

I percorsi di autonomia abitativa

Oltre all’accoglienza emergenziale, Torino offre percorsi di maggiore autonomia abitativa: i servizi “Housing Led”, che accolgono circa 170 persone in 43 strutture, e l’approccio Housing First, con 100 persone inserite in appartamenti autonomi, per favorire l’inclusione e la riacquisizione dei diritti di cittadinanza.

Nuove risorse PNRR hanno permesso di avviare progetti dedicati a persone con caratteristiche specifiche, come giovani, persone LGBTQ+, donne vittime di violenza e soggetti dimessi da contesti ospedalieri. Questi servizi saranno trasferiti in cinque edifici ristrutturati all’inizio del 2026, con una capacità complessiva di 52 posti, mentre quattro nuove sedi offriranno 45 posti a persone senza dimora ultra 65enni con problemi sanitari.

Il punto di accesso principale resta il centro servizi “Homeless Torino” in via Sacchi 47, operativo dal lunedì al sabato, che offre orientamento e primo contatto con i servizi sociali, in rete con l’Ambulatorio sociosanitario “Roberto Gamba”, aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 15 alle 18, per screening e invio ai servizi specialistici.

Le Unità di Strada e di Prossimità, tra cui il Servizio Itinerante Notturno (Boa Urbana Mobile) e il Servizio di Strada Diurno, operano quotidianamente per intercettare le persone senza dimora e accompagnarle verso ospitalità e percorsi di inclusione. Anche la Polizia Locale collabora direttamente, attraverso un’unità multiprofessionale che garantisce sicurezza e supporto alle persone più fragili.

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