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40 milioni di euro, 200 mila visitatori, 15 mila ore di programmazione: ecco l’impatto (solo economico) della Vuelta in Piemonte
I numeri raccolti da uno studio dell’Università di Torino, ma nelle cifre non si parla di impatto ambientale
PIEMONTE – Secondo un rapporto del Dipartimento di Management dell’Università di Torino le 4 tappe piemontesi della gara ciclistica della Vuelta, ospitata dal 23 al 26 agosto, ha avuto una ricaduta sul Piemonte pari a 40 milioni di euro. I numeri sono stati presentati nel Grattacielo Piemonte e nell’incontro è emerso che la gara ha portato in regione 200 mila spettatori, distribuiti tra grandi città e piccoli centri. In più “Torino, Venaria, Novara, Alba, Limone Piemonte, San Maurizio Canavese, Ceres e Susa sono diventati teatro di un’intensa mobilitazione collettiva, con significativi aumenti delle presenze turistiche e delle prenotazioni alberghiere che hanno prodotto un impatto economico lordo diretto superiore ai 18 milioni di euro”, si legge nel comunicato di resoconto della Regione. C’è stato poi il moltiplicatore economico dovuto al pernottamento e ai consumi delle persone, che ha generato ulteriori 22 milioni di euro di impatto indiretto e indotto.
Il totale è di 40 milioni di euro, “mentre il valore prudenziale dell’impatto netto immediato è stimato in 33 milioni a fronte di una spesa pubblica complessiva di 6,7 milioni”, precisa il comunicato. Curiosità: “La copertura mediatica ha portato oltre 15 mila ore di programmazione TV e 13 milioni di contatti digitali”.
In questa analisi però è assente, almeno lo era nella conferenza stampa di oggi, l’impatto ambientale dell’evento. Non si è parlato, per esempio, delle emissioni di CO2, dei rifiuti prodotti, dei livelli di PM 10 e PM 2,5; tutti fattori che non è chiaro se siano aumentati durante la carovana del “mega evento” che ha attraversato Torino, Venaria, Novara, Alba, Limone Piemonte, San Maurizio Canavese, Ceres e Susa.
Il vicedirettore generale della Vuelta Charles Ojalvo ha puntualizzato: “queste cifre confermano ciò che abbiamo già percepito durante la partenza ufficiale in Piemonte: un successo clamoroso. Il coinvolgimento delle istituzioni, la risposta del pubblico e l’impatto economico e sociale generato mostrano l’enorme potenziale di questa collaborazione. Per La Vuelta è stato un privilegio iniziare in Piemonte l’edizione 2025 e lavorare con un territorio così impegnato è stata una garanzia di successo”.
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