EconomiaTorino
Tether offre l’acquisto dell’intera quota di azioni Juventus di Exor: nessuna intenzione di vendere
Exor smentisce la vendita della Juventus e respinge l’offerta di Tether: “Il club non è in vendita”. I dettagli dell’operazione
TORINO – Nelle ore in cui Exor è al centro dell’attenzione per la trattativa sulla possibile cessione del gruppo editoriale Gedi ai greci di Antenna, la holding della famiglia Agnelli Elkann si trova a dover spegnere un altro fronte caldo: quello legato alla Juventus. E lo fa con un messaggio netto.
Secondo fonti vicine a Exor, la società non ha alcuna intenzione di vendere il club bianconero, di cui detiene il 65,4% del capitale, smentendo così le voci che nelle ultime settimane avevano alimentato indiscrezioni su un possibile cambio di proprietà. “La Juventus non è in vendita”, ribadiscono le stesse fonti, sottolineando un legame che dura da oltre cento anni.
Il chiarimento arriva dopo il susseguirsi di rumors su un presunto interesse del principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman e, soprattutto, dopo l’iniziativa di Tether Investments, gigante delle criptovalute già azionista della Juventus con l’11,527%. Tether ha infatti reso noto di aver presentato a Exor un’offerta vincolante non concordata per l’acquisto dell’intera partecipazione nella società bianconera.
L’offerta, comunicata tramite una mail certificata e confermata da un post su X del ceo Paolo Ardoino, prevede un prezzo di 2,66 euro per azione, con una valutazione complessiva della Juventus pari a circa 1,1 miliardi di euro. Tether ha inoltre dichiarato che, in caso di esito positivo dell’operazione, sarebbe pronta a mettere a disposizione fino a un miliardo di euro per rafforzare la squadra e sostenere lo sviluppo del club.
Ma da Exor la risposta è già chiara: nessuna apertura alla vendita, né a Tether né ad altri potenziali acquirenti. L’offerta, che scadrà automaticamente se non accettata entro le 18 del 22 dicembre, sembra quindi destinata a decadere senza entrare in una vera fase negoziale.
Il tema della Juventus resta comunque sul tavolo del dibattito finanziario. Già nell’ultima assemblea degli azionisti, John Elkann aveva ribadito che il club non è in vendita, pur lasciando spazio alla possibilità di collaborazioni con partner e investitori. Una linea che Exor continua a confermare: apertura a sinergie, ma proprietà saldamente in mano alla holding torinese.
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