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Torino approva il bilancio 2026: un piano da 2,3 miliardi tra continuità e investimenti strategici
Una manovra che, secondo il sindaco Stefano Lo Russo, rappresenta un segnale di speranza e di prospettiva per la città, con uno sguardo attento ai problemi esistenti ma con l’obiettivo di garantire sviluppo e innovazione

TORINO – Con 25 voti favorevoli e 5 contrari, il Consiglio comunale di Torino ha approvato il Bilancio preventivo 2026, che prevede un pareggio intorno ai 2,3 miliardi di euro. Una manovra che, secondo il sindaco Stefano Lo Russo, rappresenta un segnale di speranza e di prospettiva per la città, con uno sguardo attento ai problemi esistenti ma con l’obiettivo di garantire sviluppo e innovazione.
Lo Russo: “Bilancio di speranza e pragmatismo”
Nel corso della seduta, il sindaco ha sottolineato come Torino, negli ultimi anni, abbia saputo utilizzare efficacemente i fondi europei, con la previsione per il 2026 di concludere cantieri significativi e dare avvio ai lavori della linea 2 della metropolitana. Il primo cittadino ha definito il bilancio un messaggio di fiducia, auspicando che il clima di pragmatismo e responsabilità emerso in Consiglio continui anche nei prossimi mesi.
Inoltre, Lo Russo ha annunciato che la Giunta discuterà e approverà lo schema del nuovo Piano regolatore generale, che guiderà la città verso una mobilità più sostenibile, quartieri vivaci e investimenti pubblici e privati, con l’obiettivo di rendere Torino una città più accessibile e innovativa.
Priorità del bilancio: rientro dal disavanzo e riduzione dell’indebitamento
L’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli ha evidenziato tre obiettivi principali:
- rispettare il piano di rientro del disavanzo (pari a 166,8 milioni di euro nel triennio 2026-28)
- ridurre il ricorso all’indebitamento (circa 46 milioni nel triennio)
- consolidare la strategia di risoluzione della “vicenda derivati”
Il bilancio prevede una gestione rigorosa delle spese obbligatorie e del personale, senza intaccare la qualità dei servizi, mantenendo invariati canoni e tariffe e ampliando le agevolazioni per i cittadini con ISEE più basso, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione.
Investimenti e progetti strategici
Tra gli interventi più significativi vi sono il finanziamento per la digitalizzazione e il recupero dell’evasione tributaria, la prosecuzione dei progetti di edilizia abitativa pubblica, e l’incremento dei fondi per servizi sociali, educativi e scolastici. Saranno potenziati i servizi per disabili, l’accoglienza dei migranti, l’inclusione delle persone fragili e le strutture per l’infanzia, con l’attivazione di 45 nuovi punti di accesso ai servizi cittadini.
In ambito culturale, sportivo e commerciale, il bilancio mantiene gli stanziamenti previsti, supportando enti culturali, promozione turistica e grandi eventi. Per il trasporto pubblico, è confermato il rinnovo della flotta di autobus e tram ecologici, con completamento previsto per giugno 2026.
Il PNRR rimane un motore chiave di sviluppo per la città, con circa 2,7 miliardi di euro di investimenti in progetti strategici tra cui la Metro 2, il riassetto di via Roma e piazza Baldissera, e il nuovo collettore fognario SMAT.
Verso un nuovo Piano regolatore
Dopo 30 anni, Torino si doterà di un nuovo strumento urbanistico che favorirà rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, sviluppo residenziale e potenziamento dell’ecosistema produttivo. Parallelamente, il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2026-2028 mira a consolidare interventi già avviati e nuovi progetti, dai Patti Educativi di Comunità al recupero degli impianti sportivi e delle aree urbane dei quartieri Aurora e Barriera di Milano.
Tariffe e servizi pubblici
Le aliquote IVA restano confermate, mentre i servizi pubblici a domanda individuale (case di riposo, nidi, impianti sportivi, mense) manterranno una copertura dei costi pari al 48,1%, confermando l’impegno dell’amministrazione a garantire servizi di qualità senza gravare eccessivamente sui cittadini.
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