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Pegaso, la Fenice, Anubi e Cerbero si ritrovano a Torino, è Mythos: Creature Fantastiche

Oltre 30 straordinari soggetti mitologici, dalle ali di Pegaso alto 6 metri alla maestosa Fenice che ogni giorno rinasce dalle sue ceneri

Gabriele Farina

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TORINO – A Torino arriva Mythos: Creature Fantastiche, un’esperienza che apre le porte delle Antiche Ghiacciaie di Porta Palazzo presso il Mercato Centrale Torino a partire dal 7 marzo 2024. La mostra è pronta a svelare per la prima volta i segreti della magia bianca e delle creature leggendarie che popolano l’immaginario collettivo proprio nella città di Torino, la capitale italiana dell’esoterismo.

Nei miti le divinità e le figure leggendarie prendono vita e si trasformano, assumendo spesso forme ibride composte da animali reali, fantastici e anche da parti umane, creando così entità che incarnano le caratteristiche più oscure e ambigue dell’umanità. Queste creature simboliche e archetipiche fungono da specchio delle sfumature complesse e spesso contraddittorie della condizione umana, rappresentando le passioni, gli istinti primordiali e i dilemmi morali che caratterizzano l’esistenza dell’uomo.

La mostra

Mythos: Creature Fantastiche offre ai visitatori un’opportunità unica di immergersi nel ricco patrimonio mitologico dell’umanità, dove antiche divinità e creature leggendarie prendono vita in un’esperienza coinvolgente e mozzafiato. Oltre 30 straordinari soggetti mitologici, dalle ali di Pegaso alto 6 metri alla maestosa Fenice che ogni giorno rinasce dalle sue ceneri, raccontano di un’epoca lontana e di storie tramandate di generazioni in generazioni. I modelli a dimensione naturale sono preparati con tecniche di tassidermia e scultura, e sono ambientati all’interno di scenografie con videoproiezioni e schermi che trasportano in mondi fantastici dove creature come Anubi, il dio egizio dalle sembianze di un cane, il leggendario Dracula e il temibile Cerbero prendono vita sotto gli occhi dello spettatore. Ma non solo: all’interno del percorso ci si imbatte nel Licantropo, un essere umano che durante le notti di plenilunio si trasforma in un lupo, e in Quetzalcoatl, il magnifico signore della creazione e del sapere nella mitologia azteca che regna sovrano sulla città degli dei. La sua figura è caratterizzata da un corpo serpentino adornato da splendide piume verdi e azzurre (che richiamano l’immagine dell’uccello Quetzal da cui prende il nome) e rappresenta la dualità tra cielo e terra, incarnando l’equilibrio cosmico e la sapienza divina. L’esposizione prosegue con filmati in cui Ovidio guida il visitatore ripercorrendo la storia dei miti e presentando alcune figure chiave della mitologia greca come la Sfinge, creatura leggendaria dell’antica mitologia greca, che con il suo corpo leonino e la testa umana sfida gli uomini con enigmi insolubili, come quello proposto ai tebani da Edipo, e il Minotauro, metà uomo e metà toro, frutto del desiderio di vendetta dei degli, che vive in un labirinto e rappresenta una costante sfida per gli eroi che osano affrontarlo, finchè non viene sconfitto da Teseo con astuzia e coraggio, liberando così il popolo di Creta dal suo dominio terribile.

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