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Il Consiglio Comunale di Torino contro l’architettura ostile: in città sia inclusiva
La mozione invita l’esecutivo di Palazzo civico a valutare progetti di riqualificazione urbana per garantire l’inclusività nell’arredo urbano

TORINO – Il Consiglio Comunale di Torino riconosce l’importanza della riqualificazione urbana per migliorare la qualità della vita dei torinesi, come afferma la mozione di Sara Diena (Sinistra ecologista) presentata ed approvata ieri pomeriggio dalla Sala Rossa.
Il documento si riferisce all’architettura ostile, nota anche come “design ostile” o “architettura difensiva”; un genere di progettazione urbana o architettonica che mira a scoraggiare o prevenire l’uso di spazi pubblici o privati da parte di alcune categorie di persone, spesso i senza dimora, e di attività indesiderate con panchine non confortevoli, divisorie, sporgenti oppure di dispositivi di sicurezza che rendono difficile o scomodo sedersi e riposare in spazi pubblici, arredi che sollevano questioni di esclusione sociale e accesso equo agli spazi pubblici.
La mozione invita l’esecutivo di Palazzo civico a valutare progetti di riqualificazione urbana per garantire l’inclusività nell’arredo urbano; coinvolgere esperti e stakeholder come la partecipazione attiva di cittadine e cittadini nella progettazione di spazi pubblici; interloquire con Gtt per adeguare le sedute nelle pensiline delle fermate a standard inclusivi; sensibilizzare l’Anci affinché il fenomeno dell’architettura ostile sia conosciuto e superato nella prassi delle amministrazioni pubbliche.
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