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Chi è Robert Francis Prevost il nuovo Papa Leone XIV
Robert Prevost è noto per la sua adesione allo spirito sinodale promosso da papa Francesco

TORINO – Robert Francis Prevost è il primo Papa agostiniano e il secondo Pontefice americano, dopo Francesco, ma a differenza di Bergoglio, il sessantanovenne statunitense è nato nel nord del continente ed è stato pastore nel sud dello stesso, prima di essere chiamato alla guida del Dicastero per i vescovi e della Ponteficia Commissione per l’America Latina. Robert Francis Prevost ha doppia cittadinanza, statunitense e peruviana. Il nuovo Vescovo di Roma ha scelto il nome di Leone XIV.
Robert Francis Prevost è nato il 14 settembre 1955 a Chicago, nello Stato dell’Illinois figlio di Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph e parla inglese, spagnolo, italiano, francese, portoghese, latino e tedesco.
Robert Francis Prevost è entrato nell’Ordine di Sant’Agostino (OSA), emettendo i voti solenni nel 1981. Si è formato filosoficamente e teologicamente in diverse sedi, completando gli studi teologici presso il Catholic Theological Union di Chicago. In seguito, ha conseguito il dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) di Roma.
L’impegno in Perù
Negli anni ’80, Prevost ha prestato servizio missionario in Perù, dove ha operato in contesti pastorali complessi e spesso marginali. Qui ha svolto attività pastorale e formativa, contribuendo alla crescita della presenza agostiniana nel paese sudamericano. La sua conoscenza del mondo latinoamericano è divenuta uno degli aspetti chiave del suo ministero e ha avuto un impatto significativo sul suo successivo servizio nella Chiesa.
Nel 2001 è stato eletto Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, un incarico che ha ricoperto per due mandati fino al 2013. In questo ruolo ha visitato comunità agostiniane in tutto il mondo, rafforzando il carisma dell’Ordine e promuovendo il dialogo interculturale.
La nomina a Vescovo
Nel 2014 papa Francesco lo ha nominato Vescovo di Chiclayo, in Perù, dove ha continuato a distinguersi per uno stile pastorale vicino al popolo, attento alle realtà locali e ai poveri.
Il 30 gennaio 2023, papa Francesco ha nominato Prevost Prefetto del Dicastero per i Vescovi, succedendo al cardinale Marc Ouellet. Con questa nomina, ha assunto un ruolo cruciale nella selezione dei nuovi vescovi in tutto il mondo, contribuendo a plasmare il volto futuro dell’episcopato cattolico. Il 30 settembre 2023 è stato creato cardinale da papa Francesco nel concistoro ordinario.
La vicinanza con Papa Francesco
Robert Prevost è noto per la sua adesione allo spirito sinodale promosso da papa Francesco. La sua figura è caratterizzata dall’ esperienza missionaria, e dall’impegno nell’Ordine agostiniano. Nel suo ruolo alla guida del Dicastero per i Vescovi, si è distinto per un approccio inclusivo, valorizzando la diversità dei contesti ecclesiali e promuovendo una selezione dei vescovi attenta al discernimento spirituale e al servizio disinteressato.
Robert Francis Prevost ricorda Papa Francesco in una recente intervista
Ho sempre avuto l’impressione di un uomo che voleva vivere autenticamente, con coerenza, il Vangelo”, dice. “Ai tempi in cui ero priore generale degli agostiniani, varie volte, durante le visite ai miei confratelli in Argentina, quando era ancora cardinale, ho avuto l’opportunità di incontrarlo e di parlare con lui, in maniera informale e su questioni più istituzionali”. Eletto Papa, Francesco ha celebrato la sua prima Messa pubblica, il 13 marzo 2013, nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, affidata alla cura pastorale dei religiosi agostiniani, e in quell’occasione Prevost lo ha rincontrato. “Mi chiedevo se si fosse ricordato di me e quando è arrivato ed è entrato in sacrestia, vedendomi, mi ha subito riconosciuto e abbiamo cominciato a parlare”. Un dialogo, quello con l’allora priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, che è proseguito. “Finendo il mio mandato, in quello stesso anno, abbiamo pensato di invitare il Santo Padre a presiedere, il 28 agosto, la Messa di apertura del Capitolo Generale” nella basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, a Roma. Bergoglio, “con grande sorpresa di tutti”, ha accettato con piacere. Quella chiesa la conosceva bene, perché quando veniva nella capitale, da cardinale, soggiornava sempre lì vicino, alla Casa del Clero, in via della Scrofa, e andava a pregare alla tomba di Santa Monica che vi è custodita.
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