SportTorino
Grande Torino: inizia il conto alla rovescia, lo stadio è pronto a cambiare padrone
Cairo resta in silenzio

TORINO – Lo Stadio Grande Torino, casa della squadra granata è arrivato a un bivio. Con la concessione d’uso al Torino FC in scadenza il 30 giugno e l’imminente estinzione delle ipoteche da 38,6 milioni di euro legate al fallimento del vecchio Torino Calcio, il Comune di Torino prepara una svolta: vendere o rilanciare l’impianto con una nuova concessione, ma a condizioni più onerose.
Urbano Cairo, presidente granata, per ora non si sbilancia, ma gli scenari si moltiplicano. Il Comune ha già avviato le consultazioni di mercato per sondare l’interesse di altri potenziali acquirenti, mentre in parallelo cerca un accordo con l’Agenzia delle Entrate per rimuovere i vincoli che da vent’anni frenano ogni piano di rilancio. Nel frattempo, una proroga di 18 mesi alla concessione è stata proposta per dare tempo alle trattative.
Lo stadio, segnato dal tempo, ha bisogno di un importante restyling. La possibilità di interventi resta però vincolata ai limiti imposti dalla soprintendenza, che tutela l’impianto inaugurato nel 1933.
Il silenzio di Cairo potrebbe non durare ancora a lungo. La rimozione delle ipoteche potrebbe essere il detonatore di una nuova stagione per il Grande Torino e forse, anche per il Toro.
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Almiri
14 Maggio 2025 at 19:38
penso che Cairo deve vendere per forza. Lui non vuole comperare lo stadio. Non può sempre scappare come un coniglio.
Massimo
15 Maggio 2025 at 11:25
Qui servono investimenti pesanti, opzione che procura a Cairo orticaria ovunque.
Vedremo se sarà l’occasione per cedere seriamente la società.
Resto dell’idea che se qualcuno ha la volontà di vendere trova chi acquista (vedi Bologna, Como, Fiorentina).