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Zumaglia: brucia i mobili di casa per bollire i polli, denunciato dai carabinieri forestali

Zumaglia, Biella: due uomini bruciano vecchi mobili per bollire dei polli all’aperto. I carabinieri forestali li denunciano per combustione illecita di rifiuti.

Luca Vercellin

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ZUMAGLIA – Un episodio a metà tra l’assurdo e il pericoloso ha scosso la quiete di Zumaglia, piccolo centro in provincia di Biella. Un residente, infastidito da un odore acre e da una nube di fumo che si alzava da un’abitazione vicina, ha deciso di contattare i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari della Forestale, che hanno scoperto una scena singolare: due uomini, un 75enne del posto e un amico 47enne, stavano bollendo dei polli all’aperto utilizzando come combustibile vecchi mobili di casa.

Il fuoco era alimentato con legno trattato, probabilmente verniciato, che ha generato un fumo denso e potenzialmente tossico, allarmando il vicinato. La combustione di questo tipo di materiale è severamente vietata dalle normative ambientali, in quanto può sprigionare sostanze nocive per la salute e l’ambiente.

Violazioni ambientali e conseguenze legali

I carabinieri forestali hanno proceduto a sanzionare i due protagonisti dell’insolita “grigliata”, denunciandoli all’autorità giudiziaria per combustione illecita di rifiuti. La normativa italiana in materia ambientale è chiara: bruciare legno trattato, verniciato o qualsiasi altro materiale non idoneo è un reato perseguibile penalmente, poiché mette a rischio la salute pubblica e contribuisce all’inquinamento atmosferico.

Oltre alla denuncia, i due uomini potrebbero essere soggetti a ulteriori sanzioni amministrative. L’episodio rappresenta l’ennesimo caso in cui la scarsa consapevolezza ambientale genera comportamenti rischiosi e contrari alla legge.

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