SpettacoloTorino
Da giovedì 5 giugno al cinema Massimo di Torino il Festival CinemAmbiente
Fino al 10 giugno. Proiezioni gratuite al Cinema Massimo in centro a Torino

TORINO – Dal 5 al 10 giugno a Torino ci sarà il Festival CinemAmbiente, la rassegna cinematografica torinese dedicata alle produzioni audiovisive che parlano di natura, sostenibilità e clima. Organizzato dal Museo Nazionale del Cinema e diretto da Lia Furxhi, il festival sarà anche online sulla piattaforma OpenDDB, dove una selezione dei titoli in cartellone sarà visibile in replica fino al 21 giugno.
L’ingresso e l’accesso a tutte le proiezioni del Festival (al Cinema Massimo) e a tutti gli eventi sono gratuiti.
In questa edizione ci saranno 77 film, in arrivo da 26 Paesi e in rappresentanza di 5 continenti, che saranno proposti nelle suddivisioni ormai tradizionali del Concorso documentari, del Concorso cortometraggi e delle due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama, e a cui si aggiungono alcune proiezioni speciali.
Il Festival si inaugurerà giovedì 5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente, con il film muto Wonders of the Sea, diretto nel 1922 da John Ernest Williamson, una delle prime pellicole della storia del cinema a contenere riprese subacquee dal vero. La chiusura sarà affidata al nuovo film del Premio Oscar Asif Kapadia, 2073 – Ultima chiamata, che da un futuro distopico lancia un allarme sui pericoli del nostro presente – il declino delle democrazie, l’ascesa delle tecnocrazie, il disastro climatico, il controllo dei dati personali – e che uscirà nelle sale italiane come evento il 16, 17 e 18 giugno a cura di Filmclub Distribuzione.
Ci saranno anche gli ecoeventi collaterali, organizzati dal Festival con i suoi numerosi partner. Tra questi: le due installazioni realizzate all’Orto Botanico, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e con il suo cartellone di eventi culturali UniVerso, “Traspirazioni sonore” e “Food Jam Session”, che esplorano rispettivamente il potere raffrescante degli alberi e dei suoni e il ruolo dell’udito nella percezione del cibo; la live cinema performance Drowned Paradise del visual artist spagnolo Die! Goldstein; i cooking show degli chef impegnati nella cucina responsabile; la presentazione della Relazione annuale sullo stato dell’ambiente (con Regione Piemonte e ARPA); il panel sul futuro dei green job (con Casacomune); la conferenza-spettacolo di e con Luca Scarlini “Tutti i futuri sbagliati” (con Archivissima), l’ecotalk sugli Ecomusei in scena (con Piemonte dal Vivo).
I film in cartellone approfondiscono sia temi da tempo al centro del dibattito ambientale – i cambiamenti climatici, l’antropizzazione sempre più devastante del Pianeta, la perdita di biodiversità, le ferite inferte al territorio dallo sfruttamento delle risorse naturali, il pericolo delle pandemie – sia temi emergenti, o tornati alla ribalta, per effetto di mutazioni sempre più rapide nel quadro socio-politico internazionale, come l’energia nucleare, la conquista spaziale di altri mondi data la prevista inabitabilità del nostro, l’ecocidio come strumento bellico. Alle diverse tendenze, il Festival dedica uno spazio specifico attraverso la sezione Panorama, che, articolata quest’anno, per la prima volta, per temi, integra le proiezioni con panel dedicati agli immaginari eco-distopici, al rapporto tra ambiente e guerra, alla reintroduzione e al ritorno della fauna selvatica (soprattutto dei grandi predatori) in contesti oggi fortemente antropizzati.
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