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CronacaTorino

Aperta inchiesta sulla morte di Luca Vuono: a 32 anni trovato senza vita nella sua casa di Rivoli

La Procura di Torino apre un’inchiesta: si ipotizza la “morte come conseguenza di altro delitto”

Gabriele Farina

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RIVOLI – Aveva soltanto 32 anni Luca Vuono, il giovane trovato morto nella sua abitazione di Rivoli il 5 giugno 2025. A quasi due settimane dalla tragica scoperta, le cause del decesso restano ancora avvolte nel mistero. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta, affidata alla sostituta procuratrice Virginie Tedeschi, che ha ipotizzato il reato di “morte come conseguenza di altro delitto”.

Nelle scorse ore è stata effettuata l’autopsia sul corpo della vittima, il cui esito è ora al vaglio degli inquirenti. Solo venerdì 13 giugno, i familiari hanno potuto dare l’ultimo saluto a Luca, durante i funerali celebrati nella parrocchia di San Bernardo a Rivoli. Vuono lascia i genitori, il fratello Aspreno e la compagna Noemi, con cui aveva avuto un figlio.

L’intervento della polizia

Appena scattato l’allarme, gli agenti della polizia di Stato sono intervenuti nell’abitazione del 32enne per i primi accertamenti. Su disposizione della Procura, è stato sequestrato il telefono cellulare della vittima, ora al centro delle indagini. Gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore di vita di Vuono, cercando di far luce sulle sue relazioni personali, sulle persone frequentate e sulle comunicazioni recenti.

Una delle piste al vaglio è quella di un possibile mix letale di stupefacenti e psicofarmaci, che potrebbe aver provocato un arresto respiratorio. Tuttavia, sarà l’autopsia, insieme agli accertamenti tossicologici e investigativi, a fornire risposte più precise.

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