CronacaSportTorino
Plusvalenze Juventus: gli ex dirigenti del club bianconero chiedono il patteggiamento, la decisione il 22 settembre
Si dovrà attendere il 22 settembre per sapere quale sarà la decisione del giudice per l’udienza preliminare

TORINO – 1 anno e 8 mesi e 11 mesi, sono queste alcune delle richieste di patteggiamento presentate per una decina di imputati nel processo scaturito dall’inchiesta Prisma.
Tra queste quelle presentate da alcuni ex dirigenti della Juventus, come l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Per quest’ultimo, il pubblico ministero Lorenzo Del Giudice ha richiesto il non luogo a procedere, una posizione che lo distinguerebbe dagli altri ex dirigenti coinvolti.
Si dovrà attendere il 22 settembre per sapere quale sarà la decisione del giudice per l’udienza preliminare, Anna Maria Gavoni, e dunque di sapere se le richieste di patteggiamento saranno accolte o se si andrà a giudizio ordinario.
L’inchiesta
Al termine dell’inchiesta Prisma, sono una decina gli indagati tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Le accuse, a vario titolo, contestate sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
L’ipotesi secondo l’accusa è quella di plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid. Inoltre, la Cassazione aveva dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti a Roma; il fascicolo è stato affidato ai pm, che si occupano dei reati economici, Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
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