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CronacaTorino

Presunte minacce del Nuovo partito comunista alla procuratrice di Torino Lucia Musti, per lei scorta raddoppiata

Ora si muove con due auto blindate e cinque carabinieri. La decisione è stata presa dal prefetto Donato Cafagna, che ha ritenuto il clima pericoloso anche visto l’inizio del processo per alcuni disordini di piazza contro il 41-bis

Redazione Quotidiano Piemontese

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TORINO – I membri della scorta della procuratrice generale di Torino, Lucia Musti, è stata raddoppiata perché erano comparse delle minacce dirette a lei in un documento del Nuovo partito comunista italiano (N-Pci). La decisione è stata presa dal prefetto Donato Cafagna e comunicata dal ministero dell’Interno; il clima è stato ritenuto teso e pericoloso anche perchè di recente è iniziato il processo contro 19 persone per i disordini scoppiati durante un corteo in solidarietà con l’anarchico Alfredo Cospito.

Ora Musti si muove con due auto blindate e cinque carabinieri.

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