CulturaTorino
Ritorno al Futuro compie 40 anni: al MAUTO una mostra tra auto, orologi e tempo sospeso
Al Museo dell’Automobile di Torino l’esposizione celebra la DeLorean e indaga il legame tra design, cinema e percezione contemporanea del tempo

TORINO – Quarant’anni fa, nel 1985, un’automobile diventava una macchina del tempo e scriveva una pagina indelebile nella storia del cinema. Oggi, per celebrare il quarantesimo anniversario di “Ritorno al Futuro”, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino apre le porte alla mostra “RITORNO AL FUTURO. PROTOTIPI DI TEMPO”, un viaggio tra design, tecnologia e memoria collettiva.
L’esposizione esplora la relazione tra automobili e orologi, due oggetti-simbolo del XX secolo, accomunati da meccanismi, estetica e valore emotivo. Al centro della scena, naturalmente, l’iconica DeLorean DMC-12 del 1981, disegnata dal maestro Giorgetto Giugiaro, presente in mostra insieme a disegni tecnici e figurini originali provenienti dall’Archivio Italdesign, che raccontano la genesi di uno dei veicoli più leggendari del grande schermo.
Accanto all’automobile, una selezione di oggetti originali dal set del film contribuisce a ricreare l’atmosfera del capolavoro di Robert Zemeckis, che ha saputo mescolare fantascienza, avventura e filosofia del tempo in un racconto diventato cult.
A impreziosire il percorso, un’installazione d’arte contemporanea firmata Anri Sala: dodici opere digitali della serie Suspended, metafora visiva del tempo che scorre, si ferma, si dilata. Dodici come le ore di un quadrante, dodici come le traiettorie del nostro rapporto con il tempo nell’era digitale. Un invito alla riflessione sul modo in cui percepiamo oggi il tempo accelerato e frammentato, ma anche sulla sua dimensione poetica e invisibile.
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