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CronacaTorino

Torino, controlli straordinari in Barriera di Milano: denunce per spaccio e ricettazione, sanzioni per 9mila euro

Nel corso della serata, i militari hanno identificato 30 persone ritenute di interesse operativo

Gabriele Farina

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TORINO – Un’operazione straordinaria di controllo del territorio ha interessato nella serata di ieri il quartiere Barriera di Milano, nella periferia nord di Torino, a ridosso di Corso Giulio Cesare e corso Palermo. Il blitz, condotto dai carabinieri con il supporto del nucleo cinofili, dell’elicottero di Volpiano, dell’aliquota di primo intervento, dell’ispettorato del lavoro e della polizia municipale, ha visto impegnati oltre cinquanta uomini in una serie di controlli capillari tra pattuglie, posti di blocco e ispezioni a tappeto.

L’intervento si colloca nel contesto di un’escalation di violenza e degrado che negli ultimi mesi ha riportato il quartiere al centro dell’attenzione. Solo ieri l’omicidio di Courage Amadin ha ulteriormente acceso i riflettori su una zona da tempo considerata critica sul fronte della sicurezza urbana.

Nel corso della serata, i militari hanno identificato 30 persone ritenute di interesse operativo. Tra queste, due persone sono state denunciate per ricettazione dopo essere state trovati a bordo di un’auto rubata. Un terzo soggetto è stato invece denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Controlli nei negozi

I controlli si sono estesi anche al tessuto commerciale del quartiere. Due titolari di attività sono stati denunciati: il primo per l’omessa redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, violazione che ha comportato la sospensione immediata dell’esercizio; il secondo per aver installato un impianto di videosorveglianza nei luoghi di lavoro senza la preventiva autorizzazione, in violazione delle norme sulla tutela della privacy.

Complessivamente, l’operazione ha portato all’elevazione di sanzioni amministrative per un valore totale di 9.000 euro. Le forze dell’ordine sottolineano che interventi come questo mirano non solo alla repressione dell’illegalità, ma anche al ripristino di un clima di fiducia e sicurezza tra i residenti, sempre più preoccupati per le condizioni del proprio quartiere.

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