PiemonteScuola e formazione
Un minuto di silenzio nelle scuole piemontesi per Gaza: l’iniziativa di docenti e associazioni per il 10 settembre
L’iniziativa è promossa dalla Scuola per la Pace di Torino e Piemonte, dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e dalla rete dei Docenti per Gaza

TORINO – Alla vigilia del rientro tra i banchi, il mondo della scuola piemontese lancia un segnale di solidarietà. Mercoledì 10 settembre, primo giorno di lezioni nella regione, in molte scuole verrà osservato un minuto di silenzio per ricordare gli studenti e le studentesse di Gaza che non potranno tornare in classe, vittime dei bombardamenti o costretti a rinunciare allo studio perché scuole e università sono state distrutte.
L’iniziativa è promossa dalla Scuola per la Pace di Torino e Piemonte, dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e dalla rete dei Docenti per Gaza. Si tratta, spiegano gli organizzatori, di una risposta a quello che definiscono uno “scolasticidio”: la cancellazione sistematica del diritto all’istruzione all’interno della popolazione palestinese.
“Lo scolasticidio è uno strumento del genocidio. Con questo momento di silenzio vogliamo che il nostro messaggio di solidarietà e vicinanza al popolo palestinese arrivi forte e chiaro” – si legge nell’appello.
Un gesto collettivo dal valore simbolico
In diversi istituti torinesi il minuto di silenzio è stato già discusso e approvato durante i collegi docenti del 1° settembre. In alcune scuole la decisione è stata presa all’unanimità, in altre l’iniziativa è stata lasciata alla libera adesione dei singoli insegnanti, con l’invito a condividere il momento insieme agli studenti e alle studentesse.
L’idea non vuole limitarsi a un atto isolato, ma segnare l’avvio di un percorso più ampio: durante l’anno scolastico, infatti, sono previste attività di formazione e approfondimento dedicate alla cultura palestinese, rivolte a docenti e studenti.
Un contesto internazionale
L’appello arriva mentre è in corso la navigazione della Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza con lo scopo di portare sostegno alla popolazione palestinese. Sullo sfondo, la denuncia di un conflitto che, oltre alle perdite umane, sta cancellando intere strutture educative e minando le prospettive delle nuove generazioni.
Con un minuto di silenzio, il mondo della scuola piemontese sceglie dunque di trasformare l’inizio delle lezioni in un momento di riflessione e memoria, ribadendo che l’educazione è un diritto universale che nessuna guerra dovrebbe spegnere.
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Ardmando
3 Settembre 2025 at 22:09
E per l’Ucraina e gli altri territori in guerra, nemmeno una parola ne una lacrima. Vergognosi ipocriti.
Nicola
4 Settembre 2025 at 0:00
Il giornalismo, un tempo, era una cosa seria: si dava importanza ai contenuti e alla cura dello scritto.
Oggi, invece… qualcuno dirà che è stata solo una svista scrivere che il 10 settembre cada di lunedì anziché di mercoledì.
A mio parere, non è una semplice disattenzione: è leggerezza. Un po’ come quell’ipocrisia che, purtroppo, sembra ormai troppo diffusa.