AstiCronacaLavoro
Ferrero, investimenti record negli USA mentre in Piemonte esplode il caso Proteco: operaie a 5 euro l’ora
Ferrero cresce negli USA con investimenti record, mentre ad Asti scoppia il caso Proteco: operaie pagate 5 euro l’ora per confezionare Ovetti e Rocher.
ASTI – Ferrero continua a espandersi negli Stati Uniti con investimenti miliardari, acquisizioni strategiche e stabilimenti sempre più numerosi. Ma mentre il gruppo guidato da Giovanni Ferrero — l’uomo più ricco d’Italia — consolida la sua presenza oltreoceano, in Piemonte cresce la tensione per le condizioni delle lavoratrici che confezionano i celebri Ovetti Kinder e i Ferrero Rocher.
Ferrero in Nord America: 11 miliardi di investimenti e un impero industriale in crescita
Negli ultimi anni Ferrero ha scelto il Nord America come principale area di espansione:
-
14.000 dipendenti,
-
22 stabilimenti e centri di distribuzione,
-
11 sedi operative tra USA, Canada e Caraibi.
A Battle Creek, Michigan, sorge ora il quartier generale della produzione di cereali Kellogg’s, acquisita dal gruppo per 3,1 miliardi di dollari.
A Bloomington, Illinois, è attivo il primo impianto extraeuropeo per la lavorazione del cioccolato e per la produzione di Nutella.
La società controlla inoltre:
-
Power Crunch, con sede a Irvine (California),
-
Wells Enterprise, leader del gelato negli Stati Uniti, con base nel New Jersey,
-
un Centro di innovazione e ricerca presso l’Edificio Marshall Field a Chicago.
Non è noto quanto valga esattamente il mercato USA sul fatturato globale del gruppo (oltre 18 miliardi di euro), ma gli investimenti americani hanno già superato gli 11 miliardi.
Il nodo delle nocciole turche e l’indagine antitrust
In parallelo, Ferrero si trova al centro di un fascicolo antitrust dopo il braccio di ferro con i produttori turchi: l’aumento dei prezzi delle nocciole ha portato l’azienda a ridurre gli acquisti, con ricadute sul mercato delle filiere italiane, comprese quelle piemontesi.
Una partita complessa che potrebbe influire sulla produzione nazionale, a partire dalla Nutella.
Asti, esplode il caso Proteco: operaie pagate 5 euro l’ora per incartare gli Ovetti
Venerdì, ad Asti, si è tenuto un presidio delle lavoratrici della cooperativa Proteco, che gestisce servizi esternalizzati per Ferrero: confezionamento degli Ovetti Kinder, impacchettamento dei Ferrero Rocher e altri lavori manuali stagionali.
Il contenzioso, portato in tribunale dall’Usb Piemonte, riguarda l’inquadramento contrattuale:
-
le dipendenti hanno il contratto multiservizi (lo stesso degli addetti alle pulizie),
-
che vale circa 400 euro in meno al mese rispetto al contratto agroalimentare,
-
e che in 30 anni ha registrato un aumento complessivo di appena 3 euro.
Con part-time obbligati e stagionalità, molte operaie arrivano a percepire 5 euro l’ora.
Un paradosso che stride con i profitti miliardari del gruppo e con l’immagine patinata del marchio.
Usb: “Senza il loro lavoro i Rocher non esisterebbero”
In tribunale, Enzo Miccioli dell’USB Piemonte ha dichiarato:
«Dicono che queste lavoratrici non sono parte del ciclo produttivo, come se un Ferrero Rocher potesse essere venduto senza il confezionamento che fanno loro».
Il sindacato chiede a Ferrero e Proteco:
-
il riconoscimento delle mansioni reali,
-
l’allineamento al contratto corretto,
-
oppure la internalizzazione dei servizi.
L’USB ha avviato una causa chiedendo 1 milione di euro di risarcimento.
L’udienza è stata aggiornata.
Un contrasto che pesa sul territorio piemontese
Il caso delle operaie Proteco arriva in un momento di grande trasformazione per il gruppo Ferrero, che ormai investe quasi più negli Stati Uniti che in Europa.
In Piemonte, dove il marchio è nato e dove ancora oggi ha i suoi stabilimenti simbolo, cresce la domanda: è sostenibile che l’espansione internazionale conviva con condizioni di lavoro così fragili nelle filiere esternalizzate?
Una battaglia — sindacale, sociale e politica — che continuerà nelle prossime settimane.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese


Ardmando
15 Novembre 2025 at 12:20
Poi qualcuno ha anche il coraggio di chiedersi perchè le grandi industrie scappano dall’Italia.
Diego
15 Novembre 2025 at 15:41
Quest’anno niente Ferrero/Kinder per i regali
Ardmando
16 Novembre 2025 at 8:56
E perchè mai? Ferrero è una grande azienda e i suoi prodotti sono ottimi. Forza Ferrero, le polemichette all’italiana servono solo a riempire le pagine dei faziosi giornaletti di sinistra.