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Ozono alle stelle a Torino nell’estate 2025: i dati della nuova campagna “Lo smog uccide anche d’estate”

L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare sugli effetti dell’inquinamento atmosferico e promuovere comportamenti protettivi nella vita quotidiana

Gabriele Farina

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TORINO – L’estate 2025 conferma che lo smog non è un problema esclusivamente invernale. Anzi: con il caldo crescente e le ondate di calore sempre più intense, l’ozono diventa uno degli inquinanti più insidiosi della stagione. È quanto emerge dalla seconda edizione della campagna di monitoraggio civico “Lo smog uccide anche d’estate”, promossa nel luglio 2025 dal Comitato Torino Respira con la collaborazione dei volontari e delle volontarie di FIAB Torino Bike Pride.

L’iniziativa ha coinvolto 60 campionatori passivi installati in varie zone di Torino e nei comuni della Città Metropolitana, con particolare attenzione a parchi, giardini, orti urbani, ospedali e impianti sportivi: luoghi frequentati soprattutto da famiglie, sportivi e persone fragili.

Perché preoccuparsi dell’ozono

L’ozono troposferico è un inquinante particolare: non viene emesso direttamente, ma si forma in atmosfera a partire da ossidi di nitrogeno e idrocarburi in presenza di forte irraggiamento solare. Per questo raggiunge i valori massimi nei mesi estivi e soprattutto nelle aree verdi, agricole e collinari, dove i meccanismi di formazione e distruzione sono più favorevoli.

È inoltre l’unico tra gli inquinanti principali a mostrare una tendenza in aumento, complice il cambiamento climatico che rende le estati più calde e serene. I suoi effetti sulla salute colpiscono soprattutto il sistema respiratorio e cardiovascolare e si sommano a quelli del caldo estremo, aggravando i rischi durante le ondate di calore.

I luoghi più critici

Tra i siti che hanno registrato le concentrazioni più elevate nel 2025 compaiono:

  • Ospedale Mauriziano / Clessidra
  • Parco Vittime Rogo Thyssen-Krupp
  • Corso Orbassano 25
  • Parco Europa
  • Parco Rignon
  • Allianz Stadium
  • Giardino Giuseppe Levi
  • Parco Cavalieri Vittorio Veneto
  • Parco Ruffini

Si tratta in gran parte di aree verdi o zone di forte frequentazione nel tardo pomeriggio, momento della giornata in cui l’ozono tende a raggiungere i picchi massimi.

Cosa dicono i dati 2025

La campagna ha evidenziato alcuni punti chiave:

  • Valori più alti rispetto al 2024, confermando la tendenza all’aumento.
  • Le condizioni meteorologiche estive influenzano fortemente le concentrazioni di ozono.
  • I dati raccolti sono coerenti con le rilevazioni ARPA, che mostrano come i siti rurali siano più critici di quelli urbani.
  • La distribuzione dell’ozono in città risulta complessa e non adeguatamente rappresentata dalla rete di monitoraggio attuale.
  • Molti parchi frequentati dagli sportivi presentano livelli pericolosi soprattutto nel tardo pomeriggio.
  • È urgente rafforzare la comunicazione ai cittadini e informare sui rischi legati all’esposizione a ozono e alte temperature.
  • Servono interventi di riduzione del traffico anche d’estate, come già avviene in alcune città francesi.

Mezzalama: “Un inquinante pericoloso e in crescita, servono più dati e più coraggio”

Il presidente di Torino Respira, Roberto Mezzalama, sottolinea la gravità del quadro:

“I risultati di questa seconda campagna confermano che l’ozono è un inquinante diffuso a concentrazioni pericolose in molti luoghi frequentati dagli sportivi e dalle famiglie. Gli amministratori dovrebbero informare meglio i cittadini dei rischi, soprattutto nel pomeriggio delle giornate calde. L’attuale rete di monitoraggio non è sufficiente: ARPA Piemonte dovrebbe condurre studi specifici per comprendere meglio la dinamica di questo inquinante. Inoltre servono azioni decise per limitare il traffico anche d’estate, seguendo l’esperienza di città come Lione o Parigi, e investire nel verde urbano per abbassare temperature e insolazione”.

La campagna “Scegli di vivere due anni in più”

Nel corso della presentazione, Torino Respira ha ricordato anche la campagna informativa “Scegli di vivere due anni in più”, realizzata insieme all’OMCeO – Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino. Per la prima volta gli studi medici cittadini ospiteranno locandine e volantini informativi rivolti sia ai professionisti sanitari che ai pazienti.

L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare sugli effetti dell’inquinamento atmosferico e promuovere comportamenti protettivi nella vita quotidiana. Tra i suggerimenti: ridurre l’uso dell’auto e la velocità di guida, favorire la mobilità attiva, prestare attenzione agli orari di esposizione all’ozono estivo e tutelare le persone più fragili.

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