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Due ex collegiali lasciano al Collegio Einaudi di Torino 1,5 milioni di euro per sostenere le nuove generazioni
Marchetti ha lasciato al Collegio quattro appartamenti per un valore di circa 700 mila euro, mentre Bianco ha destinato un pacchetto di azioni ENI per circa 800 mila euro
TORINO – Il Collegio Universitario Einaudi di Torino ha ricevuto due importanti lasciti testamentari da ex collegiali, per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Dopo la donazione dello scorso anno della Signora Anna Bonino, che aveva già permesso l’assegnazione di cinque borse di studio, i nuovi benefattori sono Sergio Marchetti, nato a Milano nel 1939, e Giovanni Lino Bianco, nato ad Asti nel 1930. Marchetti ha lasciato al Collegio quattro appartamenti per un valore di circa 700 mila euro, mentre Bianco ha destinato un pacchetto di azioni ENI per circa 800 mila euro.
Entrambi frequentarono il Collegio negli anni ’50, un’esperienza che definiscono formativa e indimenticabile. È proprio questo legame, fatto di gratitudine e ricordi, che li ha spinti a sostenere concretamente l’istituzione che li aveva accolti e accompagnati nei primi anni universitari.
Come saranno utilizzati i soldi
Il Collegio Einaudi utilizzerà questi lasciti per rafforzare il sostegno agli studenti: è già stato pubblicato il bando per un posto di studio gratuito in favore di uno studente di ingegneria gestionale, come desiderava Lino Bianco. Le risorse provenienti dal lascito di Sergio Marchetti saranno invece destinate a sostenere e sviluppare i progetti del Collegio, a beneficio di tutti gli studenti presenti e futuri.
«I lasciti che riceviamo ci gratificano e ci guidano nel perseguimento della nostra mission», afferma il Prof. Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione Collegio Einaudi. «Rappresentano un’eredità preziosa, non solo economica, ma anche di fiducia e senso di appartenenza. Il nostro impegno è far fruttare al meglio quanto ricevuto, per garantire sostenibilità ai nostri progetti nel lungo periodo».
Chi sono i due benefattori
Le storie dei due benefattori, pur differenti, si intrecciano nel cuore del Collegio. Provenienti da contesti modesti e segnati dalla guerra, entrambi trovarono nell’istituto non solo un alloggio e una borsa di studio, ma anche un’occasione per costruire il proprio futuro. Lino Bianco, inizialmente scettico, trovò nella comunità del Collegio la motivazione per eccellere, laureandosi al Politecnico di Torino e intraprendendo una carriera nella consulenza aziendale. Sergio Marchetti, invece, scelse l’insegnamento della fisica dopo un percorso inizialmente difficile e trovò nel Collegio il supporto necessario per completare gli studi.
Il legame con il Collegio non si interruppe neppure a distanza di decenni: Lino Bianco fondò il GACUP – Gruppo Amici Collegio Universitario e Politecnico – mantenendo vivi i rapporti con gli ex compagni, mentre Sergio Marchetti conservò un rapporto più riservato ma altrettanto solido. Oggi, i loro lasciti testimoniano non solo gratitudine, ma anche fiducia nel Collegio e nella formazione delle nuove generazioni.
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