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La cucina italiana diventa Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, Bongioanni: grande orgoglio per il Piemonte
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte
NEW DELHI – Un traguardo storico per la gastronomia italiana: la cucina italiana è ufficialmente Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, diventando la prima cucina al mondo a ricevere questo prestigioso riconoscimento.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni. «Ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida – ha dichiarato Bongioanni – che ha creduto e sostenuto fin dall’inizio la candidatura dell’Italia, che come Piemonte abbiamo condiviso e promosso in ogni passaggio».
Il ruolo centrale del Piemonte
L’assessore ha sottolineato il ruolo centrale del Piemonte nella tradizione culinaria nazionale, con prodotti e preparazioni che incarnano perfettamente gli aspetti storici, sociali e relazionali premiati dall’Unesco. «Pensiamo alla dimensione conviviale della preparazione e del consumo del cibo nelle famiglie contadine, alla trasmissione intergenerazionale dei saperi, all’attenzione alle materie prime e alla cura per il territorio, fino alla cultura del riuso e dell’anti-spreco che trova nella nostra pasta ripiena come gli agnolotti e i plin la loro sublimazione», ha spiegato Bongioanni. «Il Piemonte ha anche rappresentato la culla dell’approccio “slow”, che partendo dall’Italia ha rivoluzionato a livello globale il rapporto con il cibo».
Secondo l’assessore, la cucina italiana è oggi un potente motore di crescita anche per il Piemonte, unendo tutti gli anelli della filiera e contribuendo allo sviluppo economico e turistico. «Dalle nostre aziende produttrici fino alle interpretazioni innovative dei grandi chef, passando per la promozione delle produzioni agroalimentari sui mercati nazionali e internazionali, la cucina è una voce fondamentale dell’economia e del turismo in Piemonte», ha precisato.
Il turismo enogastronomico
I dati sul turismo enogastronomico nella sola area delle colline di Langhe, Roero e Monferrato sono eloquenti: nel 2024 sono stati registrati oltre 690mila arrivi e più di 1,5 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente del 4,0% e del 5,1% rispetto all’anno precedente. La spesa media pro-capite si avvicina ai 300 euro per notte, confermando l’importanza del settore per l’economia locale.
Bongioanni ha infine ringraziato il ministro del Turismo Daniela Santanchè, sottolineando come la centralità dell’enogastronomia italiana sia fondamentale nelle strategie nazionali di sviluppo e promozione turistica, con l’obiettivo di creare nuovo valore anche in Piemonte.
Le parole di Cirio
“La cucina italiana da oggi è Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. Una grande vittoria del nostro Paese. È la prima cucina al mondo ad aver ottenuto questo riconoscimento che premia una storia di eccellenza nella quale il Piemonte è protagonista con i suoi piatti e la qualità dei suoi prodotti enogastronomici. Un ringraziamento particolare al ministro Francesco Lollobrigida, che ci ha creduto fin dall’inizio e che ha costruito una candidatura solida e vincente che rappresenta un’ulteriore opportunità di promozione turistica, di crescita e di visibilità per i nostri prodotti e per il nostro Made in Italy.
Il Piemonte è orgoglioso di essere parte integrante e protagonista di questa identità, con prodotti e preparazioni che fanno parte in modo imprescindibile del canone della cucina nazionale e con una tradizione che rispecchia in modo esemplare gli aspetti storici, sociali e relazionali premiati dall’Unesco”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
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