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All’Eternit-bis l’accusa sarà di reato doloso. E Guariniello chiede il trasferimento a Roma

Davide Mazzocco

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Mentre il processo Eternit iniziato nell’aprile 2009 volge ormai al termine (la sentenza è attesa per il febbraio 2012), già si lavora a pieno regime per l’Eternit-bis. La grande novità potrebbe essere rappresentata dalla modifica dell’impostazione accusatoria da reato colposo a reato doloso. Ovverosia da un reato in cui l’autore prevede il danno ma non lo vuole a un reato in cui vi è sia la previsione che la volontà di arrecare un danno. Intanto si è diffusa nel pomeriggio la notizia secondo la quale il magistrato torinese Raffaele Guariniello – che coordina il pool dell’accusa del processo Eternit – avrebbe fatto richiesta di trasferimento a Roma. La proposta passerà al vaglio del Csm ma Guariniello resta in attesa anche perché la sua “agenda” torinese resta fittissima: nei prossimi mesi ci sarà la sentenza sull’Eternit, quindi la preparazione dell’appello del processo ThyssenKrupp e, successivamente, quella dell’Eternit-bis. In caso di trasferimento del magistrato a Roma, la continuità di un discorso iniziato quarant’anni fa – che ha fatto di Torino l’avanguardia europea della giurisprudenza sulla sicurezza sul lavoro – potrebbe risiedere nel lavoro dei due delfini Gianfranco Colace e Sara Panelli che lo hanno affiancato in tutti gli importanti processi dell’ultimo decennio.

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