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Attivista no Tav indagata, la denuncia del deputato Roberto Giachetti: “Negli atti della Procura di Torino l’intercettazione di un dialogo tra la donna e il suo gatto”

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Il deputato di Azione – Iv, Roberto Giachetti, ha presentato un’interrogazione sul caso che ha come protagonista Dana Lauriola, attivista no Tav arrestata a settembre 2020. 

Motivo? Negli atti della Procura di Torino, come raccontato in un articolo a firma di Frank Cimini sul quotidiano “Il Riformista” lo scorso 7 novembre, figura anche “l’intercettazione di un dialogo tra l’indagata e il suo gatto”. Una “vicenda tragicomica che oltrepassa tutti i possibili confini della logica e del buonsenso”, spiega Giacchetti.

Che continua: “La donna, che in passato aveva trascorso due anni in carcere per aver utilizzato un megafono durante una manifestazione avvenuta in autostrada, è stata coinvolta nell’operazione Sovrano, condotta nei confronti del centro sociale Askatasuna, ed è stata intercettata dalla Digos di Torino nella sua stanza da letto mentre “conversava” con il suo gatto Tigro.

L’intercettazione, della durata di un minuto e quattordici secondi, risulta allegata dalla Procura di Torino agli atti dell’inchiesta come documentazione utile ai fini del processo. Ho presentato su questa assurda vicenda un’interrogazione – conclude Giachetti – chiedendo al Ministro se non ritenga di procedere, nell’ambito delle sue competenze, ad attivare i propri poteri ispettivi in relazione alle eventuali irregolarità, anomalie e/o omissioni da parte degli uffici giudiziari della procura di Torino”.

 

Di seguito il testo dell’interrogazione

 

in un articolo a firma di Frank Cimini pubblicato il 7 ottobre 2022 sul quotidiano “Il Riformista” e ripreso da altri siti di informazione online, nello specifico il portale www.dagospia.t e www.giustiziami.it , si riporta la vicenda che vede protagonista Dana Lauriola, alla quale è stato contestato il reato di associazione sovversiva (poi modificato dal Riesame in associazione per delinquere) e per il quale la difesa ha presentato ricorso in Cassazione che sarà discusso nell’udienza fissata per il 24 novembre 2022;
Dana Lauriola era stata condannata in passato a due anni di reclusione, senza sospensione della pena e quindi scontati in carcere, per aver utilizzato un megafono durante una manifestazione avvenuta in autostrada;
nell’articolo citato si racconta dell’utilizzo di un’intercettazione ambientale dell’indagata, disposta dalla Digos di Torino nell’ambito dell’operazione denominata “Sovrano” sul centro sociale Askatasuna, e avvenuta nella camera da letto di Dana Lauriola il 7 agosto 2020, per il tempo complessivo di un minuto e 14 secondi, durante la quale l’intercettata “conversava” con il suo gatto di nome Tigro;
la stessa Dana Lauriola racconta l’episodio in un post pubblicato sul suo profilo personale facebook e intitolato “Intercettazioni nella mia camera da letto”;
dallo stesso articolo risulta che tale intercettazione sia stata allegata dalla Procura competente agli atti dell’inchiesta come documentazione utile ai fini del processo;
a parere dell’interrogante una tale vicenda, che ha del tragicomico, oltrepasserebbe tutti i possibili confini della logica e del buonsenso anche in relazione ad un abuso del metodo delle intercettazioni:-

se il Ministro, a fronte dei fatti esposti in premessa, non ritenga di procedere, nell’ambito delle sue competenze, ad attivare i propri poteri ispettivi in relazione alle eventuali irregolarità, anomalie e/o omissioni da parte degli uffici giudiziari della procura di Torino.

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