SocietàTorino
Oltre 32mila persone hanno visitato la Sindone digitale a Torino
La Tenda immersiva promossa dalla Chiesa torinese ha attratto visitatori da 79 Paesi. Un’esperienza tra spiritualità e innovazione digitale.

TORINO – Un successo di pubblico e di coinvolgimento internazionale per “Avvolti”, l’iniziativa organizzata in occasione della Festa liturgica della Sindone e del Giubileo della Speranza. In soli otto giorni – dal 28 aprile al 5 maggio – la Tenda allestita a Torino ha registrato 32.800 passaggi tra la Sala della Sindone digitale e la mostra “Volti nel Volto”, affiancati da quasi due milioni di visualizzazioni sui canali social.
La manifestazione, promossa dalla Chiesa torinese con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino e Fondazione Carlo Acutis, ha offerto un’esperienza innovativa e coinvolgente. Tra i momenti salienti, 19 incontri pubblici e una programmazione che ha coperto 98 ore complessive di apertura, con ospiti e visitatori provenienti da ben 79 Paesi. Oltre all’Italia, presenze significative sono arrivate da Stati Uniti, Canada, Germania, Brasile, Taiwan, Emirati Arabi, Israele e molti altri Paesi, segno di un interesse globale attorno alla Sindone e alla sua narrazione.
Il cuore tecnologico dell’iniziativa è stato il tavolo interattivo con la Sindone digitale, un’installazione immersiva in scala reale del Telo. Progettato per offrire un’esplorazione approfondita e multimediale dell’icona del Sabato Santo – così come la definì papa Benedetto XVI – il tavolo è stato sviluppato da Reply, azienda torinese tra i leader mondiali nella consulenza digitale e tecnologica.
La realizzazione dell’intero progetto è stata affidata a Eventum, agenzia torinese specializzata nell’organizzazione di eventi istituzionali e aziendali a livello nazionale e internazionale, che ha coordinato il lavoro di diverse imprese italiane.
“Avvolti” si è così affermata come una nuova modalità di racconto spirituale e culturale, capace di unire tradizione e innovazione, fede e tecnologia. Un modello di presentazione che punta ora a diventare un riferimento per future iniziative di valorizzazione del patrimonio religioso, rendendo l’esperienza della Sindone accessibile anche a distanza e a un pubblico sempre più ampio.
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Ardmando
6 Maggio 2025 at 8:10
Quante menate per uno straccio di epoca medievale (scientificamente provato che NON è della stessa epoca in cui visse il presunto figlio di un immaginario “dio”)