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Anche il Comune di Torino espone un drappo bianco per Gaza
«Non possiamo restare indifferenti davanti a questo conflitto»: queste le parole del sindaco della città, Stefano Lo Russo

TORINO – Anche il Comune di Torino ha partecipato all’iniziativa “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza“, esponendo un drappo bianco dal balcone principale di Palazzo Civico.
«Non possiamo restare indifferenti davanti a questo conflitto»: queste le parole del sindaco della città, Stefano Lo Russo. Quello di oggi vuole essere un atto simbolico che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione su una crisi umanitaria di proporzioni drammatiche. Si tratta di un flash mob silenzioso che è stato promosso a livello nazionale sui social con l’hashtag “ultimogiornodigaza”
Un lenzuolo bianco, esposto sulla facciata di Palazzo Civico.
Un gesto semplice, silenzioso, ma carico di significato: insieme a tanti altri Comuni italiani, attraverso questo gesto anche Torino aderisce alla campagna “50.000 sudari per Gaza”.Lo sentiamo come un dovere: non possiamo restare in silenzio mentre migliaia di vite vengono spazzate via, ogni giorno.
Gli attacchi criminali del 7 ottobre, la tragedia degli ostaggi così come i terribili fatti di Washington hanno lasciato una ferita profonda in Israele e in tutti noi. Ma ciò che sta accadendo a Gaza – le distruzioni, le morti, le sofferenze indicibili – ci interroga nel profondo, come esseri umani prima ancora che come amministratori pubblici.Credo che davanti a questo dolore immenso nessuno possa voltarsi dall’altra parte.
Il lenzuolo bianco che oggi abbiamo esposto è un sudario simbolico. È il nostro modo per dire che non dimentichiamo, non accettiamo l’ingiustizia, e chiediamo con forza il rispetto della vita.
Come Comune, anche attraverso l’Anci, siamo pronti a fare la nostra parte mettendo in campo tutto l’aiuto necessario per ridare un futuro a chi oggi vede solo macerie.
Prima, però, devono tacere le armi. Solo allora potremo iniziare a ricostruire case, città, scuole, ospedali.
Solo così potremo davvero parlare di pace e contribuire a dare un domani a chi ha perso tutto.
E per farlo occorre una grande iniziativa politica e diplomatica dell’Europa cui dobbiamo dare forza e prospettiva.
Scrive il primo cittadino di Torino sui social.
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