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Alessandria anticipa il Pride: in piazza per i diritti LGBTQI+ con Vladimir Luxuria

Alessandria Pride 2025: in piazza con Luxuria per i diritti LGBTQI+

Luca Vercellin

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ALESSANDRIA –  La città ha aperto il mese del Pride con un giorno d’anticipo, diventando una delle prime città italiane a scendere in strada nel 2025 per i diritti delle persone LGBTQI+. Una scelta simbolica, ma dal valore concreto: essere in prima fila, anche nel calendario, contro le discriminazioni.

Colori, musica, sorrisi e parole forti si sono fusi in una parata che ha attraversato il cuore della città, lanciando un messaggio chiaro: l’orgoglio non si rinvia. A sfilare tra la folla anche Vladimir Luxuria, madrina della giornata, e Vittoria Oneto, assessora alla cultura del Comune, che ha ribadito il sostegno dell’amministrazione alla causa arcobaleno.

Il sindaco Giorgio Abonante ha diffuso una nota decisa:

“Nel corso degli anni la società e il diritto sono cambiati, ma resistono ingiustizie e discriminazioni che trovano la nostra più totale condanna. Le istituzioni e la politica, a nessun livello, possono assecondare atteggiamenti discriminatori e aggressivi”.

Un’affermazione che arriva in un momento in cui, in molte parti d’Italia, si assiste a un clima tutt’altro che sereno per le persone LGBTQI+. Proprio per questo, la piazza di Alessandria ha scelto di non essere solo una festa, ma un atto politico e collettivo, un modo per contrastare la violenza e le narrazioni tossiche che colpiscono “cittadini inermi e colpevoli non si capisce bene di cosa”, come è stato detto dal palco.

Il Pride alessandrino si è chiuso con una festa, ma anche con un monito: l’uguaglianza non è ancora conquistata, e ogni passo in avanti va difeso. Con la voce, con i corpi, con la presenza. Anche un giorno prima.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    2 Giugno 2025 at 8:03

    Che schifo. Il festival delle perversioni sessuali e della malattia mentale. Occorre arrivare a quello che ha giustamente fatto l’Ungheria: vietare queste manifestazioni che celebrano i disagi mentali come se fossero il circo dei pagliacci. Abominio e degrado della società.

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