CronacaTorino
Il Tribunale amministrativo regionale dà il via libera alla gestione condivisa dell’Askatasuna
I giudici hanno stabilito che lo stabile non è occupato e comunque i cittadini che hanno firmato il patto con il Comune di Torino non sono gli stessi che avevano occupato anni fa

TORINO – Il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte ha stabilito che sono legittimi gli accordi tra cittadini e Comune per l’amministrazione condivisa dell’edificio di corso Regina 47, cioè la sede del centro sociale Askatasuna.
La sentenza del Tar arriva dopo che alcuni consiglieri comunali della Circoscrizione 7 di Torino (tra cui Patrizia Alessi, Francesco Caria, Domenico Giovannini) avevano presentato un ricorso, principalmente perché sostenevano che l’immobile fosse ancora occupato. Avevano fatto appello a una legge regionale, la 5 del 14 marzo 2024, che all’art.8 stabilisce che le gestioni condivise dei beni comuni “non possono riguardare beni immobili interessati da occupazione senza titolo nei cinque anni precedenti alla stipula del relativo patto di collaborazione”.
Il Tar tuttavia ha detto che al momento della firma degli accordi, la sede dell’Aska era libera e non più occupato, inoltre non è dimostrato che i cittadini che hanno proposto il patto di collaborazione siano gli stessi soggetti che lo avevano occupato anni fa.
Lo Russo (PD) si è detto soddisfatto della sentenza. Maurizio Marrone (FDI) invece sostiene che ci siano ancora occupanti all’interno della palazzina.
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Ardmando
13 Giugno 2025 at 8:05
Questa è una profonda sconfitta per la società. Torino deve essere “decomunistizzata” al più presto, dato che oramai è in mano a feccia dei centri sociali, amministrazione comunista, islamici, rom e altre sottospecie di criminali. Bisognerebbe fare come sta facendo il Governo USA a Los Angeles: deportazione di massa.