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Gattini, minacce e profili hackerati: condannato per stalking un giovane del Cuneese

Una cucciolata di gattini usata come strumento di ripicca, un’auto sabotata e l’incubo dei social violati

Gabriele Farina

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CUNEO – La giudice Francesca Grassi ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, un giovane accusato di aver perseguitato in modo sistematico la sua ex fidanzata, poco più che maggiorenne all’epoca dei fatti.

Tra gli episodi più emblematici della lunga serie di molestie, spicca quello che coinvolge una cucciolata di gattini. Secondo quanto riferito in aula dalla vittima, durante la convivenza era stata lei a prendersi cura degli animali. Ma una volta terminata la relazione, il ragazzo avrebbe usato i micini come strumento di ritorsione: «Per darmi fastidio o per farmi sentire in colpa, me li ha buttati in macchina», ha raccontato in tribunale.

Quel giorno, tornando dal lavoro, la giovane aveva scoperto anche un guasto preoccupante all’auto. I freni non funzionavano più. Il meccanico che si occupò della riparazione ha testimoniato in aula confermando che si trattava di un sabotaggio deliberato: un tubo dei freni era stato reciso di netto.

Ma la persecuzione non si era fermata. Nemmeno dopo l’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti del giovane, questi aveva smesso di tormentare la ex. «Sapeva tutte le mie password – ha raccontato – e riusciva a entrare ovunque: mi insultava, scriveva fingendo di essere me, sulle chat di Facebook e Instagram». Alla fine, per sottrarsi all’ennesima forma di controllo e manipolazione, la ragazza ha dovuto cancellare ogni profilo social.

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