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Piemonte, 8 assunzioni su 10 sono precarie: l’allarme UIL

In Piemonte cresce il lavoro precario: 8 assunti su 10 hanno contratti a termine. UIL in piazza a Torino per la campagna “No ai lavoratori fantasma”.

Luca Vercellin

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TORINO – “No ai lavoratori fantasma”: è lo slogan della campagna nazionale UIL che ha fatto tappa in piazza Castello a Torino per denunciare la drammatica situazione del lavoro precario in Piemonte. Secondo i dati diffusi dal sindacato, quasi otto assunzioni su dieci nella regione nel 2024 sono state a tempo determinato o con contratti brevi, inferiori ai sei mesi.

Una realtà preoccupante che coinvolge un numero crescente di giovani, penalizzati dall’impossibilità di ottenere mutui, affittare una casa o semplicemente pianificare il proprio futuro. “Questa condizione – ha dichiarato Gianni Cortese, segretario generale UIL Piemonte – sta costringendo molti ragazzi a rinunciare all’idea di avere figli o addirittura a lasciare il Paese. I lavoratori fantasma non solo hanno meno tutele, ma sono anche più esposti agli infortuni”.

Precarietà e sicurezza: un binomio allarmante

I numeri parlano chiaro: nei primi quattro mesi del 2025, in Piemonte si sono registrati 26 incidenti mortali sul lavoro, rispetto ai 19 dello stesso periodo dell’anno precedente. A Torino, si è passati da 8 a 16 decessi. “Tre infortuni su quattro colpiscono lavoratori con contratti fragili e senza formazione adeguata”, sottolinea la UIL.

Particolarmente allarmante anche il dato sul part time involontario, che colpisce il 15,6% delle lavoratrici piemontesi, contro il 5,1% degli uomini.

UIL: “Serve un piano strutturale per il lavoro stabile”

La UIL chiede interventi strutturali a livello nazionale e locale per promuovere la stabilizzazione dei contratti e tutelare i lavoratori più esposti. “Non possiamo più ignorare il costo sociale di questo sistema – ha concluso Cortese –. È tempo che la politica restituisca dignità al lavoro”.

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