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TORINO – È stato identificato l’uomo deceduto nell’esplosione avvenuta nella notte del 30 giugno al quinto piano di un palazzo al civico 389 di via Nizza: si tratta di Jacopo Peretti, 35 anni, originario di Mazzè (TO). L’uomo si trovava nel proprio appartamento al secondo piano al momento dell’incendio sviluppatosi intorno alle 3:10. Le fiamme hanno coinvolto almeno quattro appartamenti e danneggiato gravemente l’intero stabile, che è stato dichiarato inagibile.

Durante le operazioni di messa in sicurezza dell’edificio, i vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo dell’uomo tra le macerie. Secondo l’amministratore del condominio, l’appartamento da cui è scaturita l’esplosione era vuoto perché la famiglia che vi abita è fuori casa in vacanza, mentre al momento dell’esplosione Jacopo, che abitava in un appartamento adiacente, stava dormendo e non avrebbe avuto il tempo di mettersi in salvo. Almeno altre cinque persone sono rimaste ferite, una famiglia di origine egiziana (madre, padre, ragazzina di 12 anni e bimbo di 6 anni), che abita in un appartamento confinante a quello di Jacopo, e un ragazzino di 12 anni del quarto piano (di una famiglia di origine rumena composta da padre, madre e figlio), sotto l’appartamento dell’esplosione: sono i feriti più gravi. Ulteriori 3/4 persone sono rimaste ferite lievemente, già curate e dimesse dagli ospedali cittadini.

Chi era Jacopo Peretti

Jacopo viveva da tempo a Torino, dove lavorava per Jphonia, una società di consulenza nel settore energetico. Collaborava anche con una palestra. Dopo il diploma al liceo scientifico Newton di Chivasso, aveva proseguito gli studi in Amministrazione, Finanza e Controllo all’Università di Torino. Era conosciuto come una persona riservata, gentile e molto apprezzata nel suo ambito lavorativo.

Le indagini

Le autorità stanno ora cercando di fare luce sulle cause dell’esplosione. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo. Non è ancora stata confermata l’origine dell’incendio, anche se l’ipotesi principale è quella di una fuga di gas. Saranno disposte perizie tecniche sull’edificio e un’autopsia sulla vittima.

Secondo alcune testimonianze dei residenti, l’esplosione è stata preceduta da un forte boato. La forza dell’urto ha fatto crollare alcune parti della facciata e causato la rottura dei vetri nelle abitazioni vicine.

Il cordoglio della comunità

Jacopo Peretti era molto legato al suo paese d’origine, Mazzè, dove vivono ancora i genitori. Il sindaco ha espresso il cordoglio dell’intera amministrazione e ha garantito il massimo supporto alla famiglia. In tanti, anche sui social, stanno lasciando messaggi di affetto e ricordo.

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