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Scuola Holden sotto accusa: polemiche su costi, trasparenza e promesse mancate
Scoppia il caso Scuola Holden: ex studentessa denuncia costi alti e scarsa trasparenza. La risposta ironica dell’istituto accende la polemica online.

TORINO – Negli ultimi giorni, la Scuola Holden di Torino è finita al centro di una forte polemica online. Il motivo? Un video ironico pubblicato e poi rimosso dalla scuola stessa, e una testimonianza molto critica di una ex studentessa diventata virale sui social.
Il video della discordia
Il video, pubblicato su TikTok, rispondeva con ironia alle critiche sui costi della scuola. Una voce chiede: “Spesi bene questi 20mila euro?”. La risposta: “Benissimo, mia figlia sorride”. Poi un altro genitore aggiunge: “Dovremmo chiederlo alla nonna”, suggerendo che sia stata lei a pagare. Il tono scherzoso però non è piaciuto a tutti.
La denuncia della ex studentessa
Il caso è esploso dopo che una ex allieva, conosciuta online come Kants Exhibition, ha pubblicato un lungo post sul suo blog dal titolo: “La Scuola Holden e la filiera della creatività a pagamento”. La ragazza ha frequentato l’istituto tra il 2018 e il 2021 e ha raccontato la sua esperienza negativa.
Ha spiegato di essere entrata con entusiasmo, ma di essere uscita con “una pergamena, molte domande e una ferita aperta”. Secondo lei, la Scuola Holden non offre un piano didattico trasparente. Mancano informazioni pubbliche su ore di lezione e programmi. Inoltre, non ci sono voti, quindi gli studenti si sentono giudicati solo in base alla popolarità o all’inclusione nei progetti.
Un sistema chiuso?
La testimonianza parla anche del clima competitivo all’interno della scuola, che non sarebbe apertamente ostile, ma “feroce e silenzioso”. Kants Exhibition sostiene che il sistema Holden funziona come un club: se piaci, vieni aiutato. Se non ti adatti, vieni escluso.
Il costo del percorso biennale è di circa 20.000 euro, ma il diploma non ha valore legale. Alcuni studenti hanno trovato lavoro, altri hanno abbandonato il mondo della scrittura. La critica principale è che il titolo ottenuto non garantisce reali sbocchi professionali.
“Una risata di potere”
Kants Exhibition contesta anche il modo in cui la scuola comunica. Video e meme, secondo lei, minimizzano le critiche legittime e trasformano problemi reali in contenuti virali. “Una risata di potere”, scrive, che evita il confronto.
La sua richiesta è chiara: aprire un vero dibattito. Chiede risposte serie e trasparenti da parte della scuola, e invita anche altri ex studenti a raccontare le loro esperienze.
La risposta della Scuola Holden
Contattata da alcuni giornalisti, la Scuola Holden ha scelto per ora di non commentare, spiegando che l’attenzione è concentrata sulla recente cerimonia di laurea dell’Academy.
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