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Nivolet, scatta il numero chiuso: massimo 350 auto al giorno nei weekend

ntra in vigore la nuova regolamentazione sulla SP50 del Colle del Nivolet. Accesso limitato a 350 veicoli al giorno. Registrazione su pngp.it a 1 euro.

Luca Vercellin

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CERESOLE REALE – Da sabato 26 e domenica 27 luglio entra in vigore la nuova ordinanza della Città Metropolitana di Torino per limitare il traffico veicolare sulla Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet, tra il km 11+550 e il km 18+460, nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso.

L’obiettivo è proteggere l’ambiente alpino dell’area, regolando gli accessi al tratto più alto della strada – quello tra il Lago Serrù e il Pian Nivolet – con un numero chiuso: massimo 350 veicoli al giorno nei fine settimana estivi.

 Come funziona la nuova regolamentazione

Per accedere al tratto compreso tra il parcheggio della diga del Serrù e il Pian Nivolet, è obbligatoria la registrazione del proprio veicolo (auto, moto o ciclomotore) sul portale ufficiale del Parco. La procedura prevede il pagamento simbolico di 1 euro.

Una volta raggiunto il limite massimo giornaliero, il sistema blocca automaticamente le nuove prenotazioni.

Telecamere e controlli attivi

Le telecamere automatiche installate dal Parco verificano in tempo reale le targhe degli automezzi in transito. In caso di accessi non autorizzati, il corpo di sorveglianza del Parco può intervenire immediatamente per sanzionare i trasgressori.

Un progetto condiviso per la tutela dell’alta quota

La misura è frutto di un accordo tra:

  • Ente Parco Nazionale Gran Paradiso

  • Città Metropolitana di Torino

  • Regione Valle d’Aosta

  • Comune di Ceresole Reale

  • Comune di Valsavarenche

Fino alla fine di agosto, il Colle del Nivolet resta comodamente raggiungibile anche grazie al servizio gratuito di navetta da Locana e Ceresole Reale, finanziato dal Parco e dal Comune.

Mobilità sostenibile nel cuore del Parco

L’iniziativa si inserisce nelle politiche di mobilità dolce e sostenibile portate avanti dal Parco Nazionale Gran Paradiso per garantire la fruizione turistica dell’area alpina senza compromettere i delicati equilibri ambientali del territorio.

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