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Messaggi nazisti e razzisti sui social: 22 minorenni perquisiti in tutta Italia, nelle carte anche alcuni ragazzi piemontesi

Due delle varie perquisizioni sono partite indagando proprio su un ragazzo di Torino

Sandro Marotta

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TORINO – Un’inchiesta di diverse procure d’Italia, tra cui anche quelle di Torino e Alessandria, ha portato alla luce una rete di persone che diffondevano messaggi razzisti, fascisti e suprematisti su Telegram e sugli altri social network. Nei messaggi, secondo quanto riferito in un comunicato dalla questura di Torino, in questi gruppi circolavano immagini e messaggi molto offensivi nei confronti di diverse categorie di persone, costituendo una violazione della legge.

In particolare, la questura ha detto che “su delega delle Procure dei Minorenni di Torino e Brescia, si sono svolte attività [di perquisizione ndr] nei confronti di due minori di anni 17, residenti nelle province di Mantova e Cremona, e uno di anni 15 residente a Bergamo e presente per la stagione estiva in provincia di Matera, emersi da un’indagine a carico di un 14enne perquisito il 6 febbraio 2025 dalle DIGOS di Torino e di Alessandria, per propaganda e istigazione a delinquere per aver pubblicato on line contenuti di natura nazista e antisemita”.

Nelle case di alcuni minorenni perquisiti sono state trovate anche divise delle SS (le squadre di assalto naziste), riproduzioni di armi da sparo prive di tappo rosso, giacche militari da combattimento e passamontagna di tipo militare. Le perquisizioni sono state in totale 22.

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