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CronacaVercelli

Valsesia, vacanza tra le vette ma in sicurezza: 13 interventi delle Fiamme Gialle del Soccorso Alpino da giugno

Tra il caldo delle città e il richiamo delle vette alpine, la montagna continua ad affascinare e a mettere alla prova. A vigilare, instancabili, ci sono gli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Alagna, sempre in prima linea per salvare vite.

Gabriele Farina

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ALAGNA – Anche quest’estate, la Valsesia – cuore verde e roccioso della provincia di Vercelli – si popola di escursionisti italiani e stranieri, desiderosi di godere delle bellezze del Monte Rosa. Ma mentre per molti è tempo di vacanza, per le Fiamme Gialle del Soccorso Alpino il lavoro non conosce sosta.

Già 13 gli interventi effettuati dall’inizio di giugno ad oggi, con 21 persone soccorse, tra cui 17 tratte in salvo e purtroppo 3 ritrovate senza vita. Numeri che confermano quanto la montagna, anche per i più esperti, possa riservare insidie. Accanto ai finanzieri, sempre presenti i fidati Jimba, Jerard e Kurz – una femmina e due giovani pastori tedeschi – appositamente addestrati alla Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo per operare in scenari impervi, sia d’estate che d’inverno.

Il coordinamento degli interventi è garantito da una rete ben collaudata che coinvolge, oltre alla Guardia di Finanza, anche il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), il 118, i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine territoriali. In un ambiente complesso come quello alpino, caratterizzato da forti escursioni termiche, tratti scoscesi e condizioni meteo imprevedibili, ogni operazione è un’impresa delicata che mette a dura prova la resistenza e la preparazione dei soccorritori.

L’intervento del 28 luglio

Emblematico, in tal senso, l’intervento concluso il 28 luglio: una missione durata oltre 24 ore per trarre in salvo due escursionisti fiorentini bloccati sulla Cresta Signal, lungo il percorso che dalla Capanna Resegotti (3624 metri) porta alla Capanna Regina Margherita (4554 metri), il rifugio più alto d’Europa.

Il maltempo improvviso, con nebbia fitta e nevicate pomeridiane, ha colto impreparati i due alpinisti, costringendoli a lanciare l’allarme verso le 19 di domenica 20 luglio, tramite dispositivo GPS. L’intervento immediato non è stato possibile a causa delle condizioni proibitive. I due hanno trascorso la notte all’addiaccio a temperature sotto lo zero, mantenendo contatto radio con una guida alpina presente in Capanna Margherita.

Alle prime luci dell’alba, due squadre della Guardia di Finanza e del CNSAS si sono mobilitate con l’elisoccorso. Uno dei due escursionisti, colpito da ipotermia, è stato recuperato tramite verricello e trasportato d’urgenza all’ospedale di Borgosesia. Il secondo è stato raggiunto via terra da tre finanzieri e due guide alpine, che hanno affrontato una parete verticale innevata e una bufera di neve. Dopo sei ore di manovre estreme, l’escursionista è stato condotto al rifugio e, in seguito, evacuato in elicottero.

L’episodio è solo l’ultimo esempio dell’instancabile lavoro svolto da questi professionisti, che operano spesso in condizioni estreme per salvare vite. Il colonnello Luca Vassena, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Vercelli, sottolinea l’importanza della prevenzione e del senso di responsabilità da parte di chi frequenta l’ambiente montano: «Invitiamo tutti gli escursionisti ad attrezzarsi in modo adeguato, a non sottovalutare i percorsi e a informarsi sempre sulle condizioni meteorologiche. La montagna va rispettata, e affrontata con preparazione e prudenza».

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