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CronacaTorino

Come i carabinieri hanno recuperato 250 opere false attribuite a Carol Rama

L’analisi dettagliata ha permesso di accertare la tecnica sofisticata utilizzata per simulare lo stile di Carol Rama, ingannando collezionisti e acquirenti e generando un potenziale giro d’affari illecito stimato in oltre 350.000 euro.

Gabriele Farina

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TORINO – Circa 250 opere contraffatte attribuite all’artista torinese Carol Rama sono state sequestrate dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino. La scoperta, avvenuta nell’abitazione di un insospettabile cittadino torinese, ha portato al rinvenimento di strumenti utilizzati per la falsificazione, dai vecchi fogli ingialliti a pennarelli e pastelli. Le opere sono state confiscate e devolute al Laboratorio del Falso dell’Università di Roma Tre, dove saranno utilizzate a scopo didattico e scientifico per contrastare la contraffazione artistica.

L’attività investigativa, denominata convenzionalmente “Olga”, è iniziata alla fine del 2022, quando i militari hanno individuato alcune opere di Carol Rama di sospetta provenienza durante il monitoraggio del mercato antiquario. Le quotazioni delle opere dell’artista, scomparsa nel 2015, stavano vivendo un’impennata, rendendo il mercato particolarmente appetibile per falsari. Il Comitato Scientifico dell’Archivio Carol Rama ha confermato l’autenticità falsa di queste opere, rilevando che erano tutte riconducibili a una sola mano.

La perquisizione domiciliare

Le indagini hanno concentrato l’attenzione su un soggetto torinese che aveva messo in vendita tre opere presso una casa d’aste lombarda, dichiarandole provenienti da “collezione privata”. La successiva perquisizione domiciliare, autorizzata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha portato al ritrovamento di circa 250 opere, tra cui anche alcuni lavori attribuiti a Enrico Baj. L’analisi dettagliata ha permesso di accertare la tecnica sofisticata utilizzata per simulare lo stile di Carol Rama, ingannando collezionisti e acquirenti e generando un potenziale giro d’affari illecito stimato in oltre 350.000 euro.

La vicenda è stata al centro di un incontro pubblico l’8 settembre 2025 presso la Fondazione Accorsi Ometto di Torino, in concomitanza con la mostra “Carol Rama – Geniale Sregolatezza”. All’evento hanno partecipato il Direttore della Fondazione Luca Mana, il Presidente dell’Archivio Carol Rama Michele Carpano e la Professoressa Giuliana Calcani, Direttrice del Laboratorio sul Falso dell’Università di Roma Tre, che hanno discusso il fenomeno della contraffazione delle opere d’arte contemporanea e l’impatto sul mercato lecito.

Il Tribunale di Torino, concordando con le risultanze investigative, ha emesso sentenza di condanna nei confronti del cittadino torinese e disposto la confisca delle opere. L’Associazione Archivio Carol Rama, costituitasi parte civile, ha ottenuto il diritto all’integrale risarcimento per il danno d’immagine subito.

Le opere false, anziché finire sul mercato, saranno ora utilizzate come strumenti di studio per la prevenzione della contraffazione, consolidando l’impegno dei Carabinieri del TPC nella tutela del patrimonio culturale e nella diffusione della cultura della legalità.

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