CronacaTorino
Nuova aggressione a un infermiere al pronto soccorso di Ciriè
L’uomo ha seminato panico tra i presenti, inclusi alcuni minori, prima di colpire un infermiere alla testa con una bottiglia di gel disinfettante piena, rompendo anche i suoi occhiali
CIRIÈ – La scorsa notte si è verificata l’ennesima aggressione ai danni di un infermiere in un pronto soccorso, questa volta all’ospedale di Ciriè. L’autore dell’aggressione è un cittadino già noto alle forze dell’ordine, che si presentava frequentemente in ospedale per motivi futili.
Secondo quanto riportato, durante la notte l’uomo ha seminato panico tra i presenti, inclusi alcuni minori, prima di colpire un infermiere alla testa con una bottiglia di gel disinfettante piena, rompendo anche i suoi occhiali. Successivamente, avrebbe minacciato di utilizzare un estintore contro il personale sanitario. La situazione ha richiesto l’intervento dei carabinieri, a causa dell’assenza di guardie armate.
La denuncia del Nursind
Giuseppe Summa, segretario territoriale di Nursind Torino, ha commentato: “Mentre in altri ospedali della regione si potenzia la sicurezza in vista del periodo di iperafflusso, in ASL TO4 si attende ancora di conoscere chi si aggiudicherà la gara per l’assunzione delle guardie armate. Era stato garantito l’arrivo entro fine anno e a questo punto auspichiamo che ciò avvenga rapidamente, visto che oggi è il 1° dicembre”.
Il sindacato ha inoltre sottolineato che i pronto soccorso non possono farsi carico di tutti i problemi sociali, ma spesso diventano teatro di aggressioni gravi da parte di soggetti sociopatici. “Non si tratta più di parenti o pazienti arrabbiati per le lunghe attese, ma di un vero e proprio farwest”, ha aggiunto Summa.
Pur ribadendo la propria contrarietà alla militarizzazione degli ospedali, Nursind chiede all’Assessore Regionale Federico Riboldi che tutte le misure di sicurezza già attivate in altre aziende piemontesi vengano estese anche all’ASL TO4. Il sindacato sollecita inoltre l’applicazione rapida del nuovo contratto firmato a ottobre, che prevede il patrocinio legale, il supporto psicologico, polizze assicurative e tutela legale per il personale in caso di aggressioni.
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