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Linea Torino–Ceres, nuova interruzione a gennaio: i Sindaci protestano per “disagi evitabili”
I rappresentanti dei Comuni hanno ricordato che, durante il fermo estivo, era stato assicurato che quella sospensione sarebbe stata l’ultima completa
TORINO – La nuova interruzione prevista per la linea ferroviaria Torino–Ceres annunciata oggi nell’incontro tenutosi oggi tra i Sindaci dei Comuni serviti dalla tratta, l’Assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi e i tecnici di RFI e Trenitalia, non è andata giù ai sindaci del territorio. Durante il confronto, RFI ha infatti comunicato la necessità di sospendere nuovamente il servizio tra il 24 gennaio e il 3 febbraio, nel tratto Torino–Rebaudengo/Germagnano, mentre dal 4 al 22 febbraio i treni circoleranno soltanto tra l’aeroporto di Caselle e Germagnano.
Secondo i tecnici, lo stop è indispensabile per completare entro le scadenze del PNRR (giugno 2026) alcune opere che, per caratteristiche tecniche, richiedono l’interruzione della linea. Ma la notizia ha destato forte preoccupazione tra i primi cittadini.
I Sindaci: “Sorpresi da un nuovo stop dopo le rassicurazioni estive”
I rappresentanti dei Comuni hanno ricordato che, durante il fermo estivo, era stato assicurato che quella sospensione sarebbe stata l’ultima completa, mentre i lavori successivi non avrebbero comportato ulteriori stop totali. La nuova comunicazione, spiegano, è arrivata “con sorpresa e apprensione”, per i disagi che ricadranno sui territori, sui pendolari e soprattutto sugli studenti.
Nel corso della riunione è stato chiesto se fosse possibile programmare gli interventi durante la pausa natalizia, ma RFI ha risposto che il cronoprogramma non consentiva lavori a dicembre, collocandoli invece necessariamente tra fine gennaio e febbraio.
Richiesta di potenziare i servizi sostitutivi
I Sindaci hanno sottolineato come la linea attraversi un’area ad alta concentrazione scolastica e rappresenti un collegamento essenziale per la mobilità quotidiana. Per questo hanno chiesto che i bus sostitutivi siano dimensionati sul reale volume di traffico e organizzati in modo da ridurre l’impatto sulle comunità locali.
Un progetto strategico, ma stop continui che minano la fiducia
Pur ribadendo l’importanza strategica del progetto di trasformazione e integrazione della Torino–Ceres nel sistema ferroviario metropolitano, i primi cittadini esprimono timori per la successione di chiusure “che rischiano di penalizzare gravemente il servizio, minando la fiducia dei cittadini”.
“Gli interventi sono necessari e arrivano dopo anni di scarsa manutenzione — affermano — ma i continui stop creano disagi evitabili ai pendolari”.
Il fronte dei Comuni: vigilanza e confronto costante
I Sindaci annunciano che continueranno a monitorare da vicino l’avanzamento dei lavori, chiedendo chiarezza, rispetto dei tempi e un confronto continuo con Regione, RFI e Trenitalia, affinché il servizio sia finalmente all’altezza delle esigenze dei territori.
I Sindaci che hanno firmato la protesta sono i sindaci dei Comuni di
Venaria Reale – Fabio GIULIVI
Borgaro T.se – Claudio GAMBINO
Caselle T.se – Giuseppe MARSAGLIA CAGNOLA
San Maurizio C.se – Michelangelo PICAT RE
Ciriè – Loredana DEVIETTI GOGGIA
Nole – Luca Francesco BERTINO
Grosso – Gianpiero Maria MAGNETTI
Villanova C.se – Roberto FERRERO
Mathi – Vittorio ROCCHIETTI
Balangero – Franco ROMEO
Lanzo T.se – Fabrizio VOTTERO BERNARDINA
Germagnano – Mirella MANTINI
Traves – Francesca GIULIANO
Pessinetto – Chiara TIRELLI
Mezzenile – Sergio POCCHIOLA VITER
Ceres – Davide EBOLI
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