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CronacaTorino

Simulavano sinistri a Venaria per ottenere rimborsi dalle assicurazioni: smascherata la “carrozzeria delle truffe”

Due uomini sono stati arrestati: uno è finito in carcere, l’altro ai domiciliari. Entrambi sono accusati di far parte di un’associazione a delinquere.

Chiara Scerba

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VENARIA – Carabinieri di Venaria Reale hanno smantellato un presunto sistema di truffe assicurative che ruotava attorno a una carrozzeria della città. Due uomini sono stati arrestati: uno è finito in carcere, l’altro ai domiciliari. Entrambi sono accusati di far parte di un’associazione a delinquere dedita alla frode ai danni di diverse compagnie assicurative.

L’indagine partita da un allontanamento “sospetto”

Le indagini sono iniziate nel 2023, quando i familiari di un 34enne hanno denunciato la sua scomparsa. L’uomo è stato rintracciato ad Aosta dai Carabinieri e ha raccontato di essersi allontanato per i problemi legati alla carrozzeria di cui era titolare.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i guai sarebbero iniziati dopo l’assunzione di un conoscente, oggi destinatario della custodia cautelare in carcere. Quest’ultimo, già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova, avrebbe prima estinto un debito della carrozzeria per migliaia di euro per poi pretendere di entrare in società al 50%. Con il passare dei mesi sarebbe diventato gestore di fatto dell’attività, pur risultando formalmente solo un dipendente, beneficiando degli introiti e imponendo le modalità operative.

Il presunto sistema delle truffe assicurative

La vicenda ha portato i Carabinieri a scoprire un presunto meccanismo stabile e collaudato per truffare le assicurazioni. L’organizzazione individuava veicoli “adatti”, spesso di proprietà di amici, parenti o conoscenti, e proponeva ai proprietari di inserirli in pratiche assicurative fasulle per ottenere risarcimenti.

Il modus operandi, secondo gli inquirenti, avrebbe permesso di incassare cifre non indifferenti e seguiva il seguente schema:

  • Se il veicolo era coperto da polizze contro eventi atmosferici o atti vandalici, veniva presentata una prima richiesta per danni da maltempo.

  • Successivamente il proprietario veniva invitato a denunciare falsi atti vandalici sullo stesso mezzo.

  • Quando serviva riparare l’auto, l’organizzazione avrebbe simulato un sinistro con una vettura “di servizio” coperta da polizza kasko, così da ottenere ulteriori rimborsi.

Coordinata dalla Procura di Ivrea, l’indagine ha portato anche al sequestro preventivo di beni di valore. I Carabinieri hanno recuperato 45.800 euro in contanti, trovati durante le perquisizioni, oltre che 4 autovetture e 7 orologi Rolex, per un valore stimato di 150mila euro.

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