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Cucina italiana patrimonio dell’Unesco, il sindaco di Alba: “dal tartufo bianco ai vini, le eccellenze sono motore sociale ed economico”

“Valorizzare la nostra cucina significa mettere al centro le persone, i saperi e le tradizioni, trasformando la qualità e l’eccellenza in opportunità concrete di sviluppo”

Redazione Quotidiano Piemontese

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CUNEO – “Un traguardo che coinvolge in modo particolare Alba, che ha costruito la sua reputazione gastronomica, diventando Città Creativa Unesco, grazie alla capacità di valorizzare le proprie eccellenze, dal tartufo bianco ai vini e agli altri prodotti locali, trasformandole in un motore culturale, sociale ed economico per l’intero territorio”: questo il commento di Alberto Gatto, sindaco di Alba, dopo l’annuncio della Cucina Italiana diventata partimonio immateriale dell’Unesco.

Il 23 marzo 2023, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e il Ministero della Cultura hanno lanciato la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. “La candidatura non riguarda un singolo piatto o una ricetta – spiega il ministero -, ma un modello culturale condiviso, fatto di esperienze comunitarie, scelta consapevole delle materie prime, convivialità del pasto, trasmissione dei saperi alle nuove generazioni e rispetto delle stagioni e dei territori”.

“Valorizzare la nostra cucina significa mettere al centro le persone, i saperi e le tradizioni, trasformando la qualità e l’eccellenza in opportunità concrete di sviluppo – continua il primo cittadino di Alba -. Significa fare rete tra produttori, comunità, istituzioni e imprese, promuovendo sostenibilità, inclusione e partecipazione, e creando un modello in cui cultura, innovazione e lavoro si rafforzano a vicenda. La nostra Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, appena conclusasi, ne è un esempio concreto: ha ospitato chef e ricette da tutt’Italia e attirato visitatori da oltre 70 paesi, confermando l’internazionalità e l’attrattività del nostro territorio e del nostro Paese. Questo riconoscimento rafforza il nostro impegno a continuare su questa strada, facendo della gastronomia uno strumento per generare valore condiviso e raccontare con semplicità e autenticità la ricchezza del nostro territorio”.

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