CronacaTorino
Confessa il conducente del furgone che ha tamponato l’auto su cui viaggiava la neonata che ha perso la vita nello scontro sulla A5: «Ero sotto choc e sono ripartito»
L’uomo aveva inizialmente dichiarato di aver urtato un cinghiale. Anche la madre della piccola risulta indagata
VOLPIANO – Il 40enne conducente del furgone Ford che ha provocato lo scontro sulla A5 a Volpiano (TO) in cui ha perso la vita una bimba di 2 mesi ha ammesso di aver tamponato l’auto su cui viaggiava la piccola. «Ero spaventato. Dopo l’urto sono sceso e ho notato il bollo sulla fiancata anteriore destra del mio furgone. Non nego l’impatto, ma ero sotto choc e sono ripartito. Non volevo scappare. Devo aver perso la testa». Lucia Tonino, la bimba che avrebbe compiuto 3 mesi proprio ieri, è stata sbalzata fuori dall’abitacolo della Fiat 500X condotta dalla mamma, ed era stata trovata sull’asfalto tra la prima corsia e quella d’emergenza, vicino a una piazzola. La bambina è stata poi travolta da una terza vettura. Poco distante, c’era l’ovetto su cui dormiva e che forse non era stato ben assicurato al sedile dell’auto su cui viaggiava.
Il conducente del furgone – un operaio idraulico di Busano, che era in viaggio per lavoro – aveva inizialmente dichiarato al suo datore di lavoro e agli agenti della Polizia Stradale che erano risaliti al furgone che era stato un cinghiale a causare l’ammaccatura sul suo veicolo.
Lunedì scorso, circa 48 ore dopo quell’incidente, il 40enne si è poi presentato ai Carabinieri. A loro ha raccontato la dinamica: «Viaggiavo nella corsia di sorpasso quando la 500X, che si trovava dietro un’altra vettura (quella della coppia di testimoni ritenuta chiave nell’individuarlo dopo la fuga, ndr), si è spostata improvvisamente a sinistra. L’impatto è stato inevitabile. Sono scappato perché mi sono fatto prendere dal panico e per lo stesso motivo ho raccontato al mio datore di lavoro di avere avuto un incidente con un cinghiale». Dopo il tamponamento, l’auto avrebbe effettuato una serie di carambole fermando la corsa nella piazzola.
Ora il conducente del furgone, assistito dall’avvocato Paolo Gramaglia, è indagato a piede libero per omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso. È iscritta nel registro degli indagati anche la mamma di Lucia, Costanza Fiore (difesa da Emiliana Olivieri) che in seguito all’urto ha riportato un trauma cranico: il suo racconto sarà fondamentale per sapere se la neonata fosse correttamente legata all’ovetto.
La Polizia è ancora al lavoro per individuare la terza auto coinvolta, quella che avrebbe investito Lucia. Intanto, lunedì 14 sarà eseguita l’autopsia sul corpo della piccola. L’esame potrebbe rivelare nuove preziose informazioni utili all’indagine: in particolare, per stabilire se la piccola sia morta nella caduta o solo dopo essere stata investita dalla terza auto. Si tratta dell’ultimo tassello del puzzle per ricostruire la tragedia.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

