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Askatasuna, il blitz cambia tutto: cessati gli accordi
Lo Russo: vi è stato un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione.

TORINO – Le perquisizioni al centro sociale Askatasuna segnano un punto di svolta nei rapporti tra il Comune di Torino e la storica realtà antagonista di corso Regina Margherita 47. Mentre prosegue la mobilitazione degli attivisti e il presidio di solidarietà davanti allo stabile, arrivano parole nette dal sindaco Stefano Lo Russo.
“L’autorità di pubblica sicurezza sta svolgendo questa mattina attività presso l’immobile di corso Regina Margherita 47. In questo contesto la Prefettura ha comunicato alla Città l’accertamento della violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali”, ha dichiarato il primo cittadino. Una violazione che, secondo Palazzo Civico, fa venire meno le condizioni stesse del patto di collaborazione siglato tra Comune e un comitato di garanti.
Il patto, rinnovato dalla Giunta comunale lo scorso 18 marzo, consentiva l’utilizzo del solo piano terra dell’edificio, dichiarando inagibili gli altri piani della palazzina. Proprio il divieto di accesso ai livelli superiori rappresentava una clausola centrale dell’accordo, insieme al rispetto delle norme di sicurezza e igiene, alla presentazione di una relazione semestrale sulle attività svolte e al divieto di modifiche strutturali non autorizzate.
Secondo quanto emerso durante le operazioni delle forze dell’ordine, all’interno dello stabile sarebbero state trovate persone anche ai piani superiori. Tale circostanza configura per l’amministrazione un mancato rispetto delle condizioni concordate. Lo Russo precisa ulteriormente che la decisione è stata formalmente comunicata ai proponenti.
Gli attivisti
Nel frattempo, dai canali ufficiali dei manifestanti, arriva la comunicazione ufficiale dell’appuntamento per una manifestazione di solidarietà: alle 18 in corso Regina Margherita 47 vi sarà il presidio permanente.
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