CulturaTorino
Perché l’Autoritratto di Leonardo è custodito a Torino?
La storia di uno dei capolavori più preziosi di Leonardo da Vinci

TORINO – L’Autoritratto di Leonardo da Vinci, uno dei disegni più celebri e riconoscibili della storia dell’arte, si trova a Torino grazie a una scelta compiuta nell’Ottocento dalla Casa Savoia. L’opera entrò infatti a far parte delle collezioni sabaude nel 1839, quando il re Carlo Alberto di Savoia la acquistò dal collezionista Giovanni Volpato, inserendola nel patrimonio artistico destinato alla Biblioteca Reale, dove è tuttora conservata.
Il disegno, realizzato a sanguigna e databile agli ultimi anni di vita di Leonardo, è considerato di straordinario valore artistico e storico. Dopo la morte del maestro nel 1519 in Francia, l’enorme patrimonio di disegni e manoscritti lasciato in eredità a Francesco Melzi venne progressivamente disperso dagli eredi. Per secoli dell’Autoritratto non si ebbero notizie certe, fino alla sua ricomparsa nel XIX secolo, quando tornò all’attenzione di studiosi e collezionisti.
L’acquisto da parte di Carlo Alberto rientrava in un più ampio progetto di arricchimento culturale dello Stato sabaudo. Insieme all’Autoritratto, il sovrano acquisì numerosi disegni di grandi maestri italiani, rafforzando il ruolo di Torino come centro di conservazione e studio del patrimonio artistico nazionale.
Da allora l’opera è custodita presso la Biblioteca Reale di Torino, insieme ad altri dodici disegni autografi di Leonardo da Vinci. Per garantirne la tutela, il prezioso foglio è conservato in un caveau climatizzato e viene esposto solo in occasioni speciali.
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