Curiosità Turismo
La storia del Caffè Fiorio, il locale di Torino dove nacque l’Italia
Il locale preferito da Cavour, perla dei caffè storici di Torino
TORINO – Immerso nella elegante cornice di Via Po, a due passi da Palazzo Madama e dai portici barocchi di Torino, il Caffè Fiorio è molto più di un semplice bar: è un monumento vivente al passato, un luogo dove politica, cultura e dolcezza si incontrano in un abbraccio raffinato.
Un salto nella storia
Fondato alla fine del Settecento, il Fiorio è uno dei caffè storici più antichi di Torino. Le sue origini risalgono al periodo in cui la città era capitale sabauda, e già allora rappresentava un punto di ritrovo privilegiato. Nel corso dell’Ottocento, durante la Restaurazione, il salotto di Fiorio divenne arteria pulsante della vita politica torinese: nobili, diplomatici e uomini di potere si davano appuntamento tra i suoi divani in velluto e le specchiere dorate.
L’eleganza architettonica
Entrando da Fiorio, si ha l’impressione di fare un tuffo in un’altra epoca. Le sale sono arredate con cura: stucchi, specchiere, lampadari in ottone, divani rossi. Nel XIX secolo, l’illuminazione a gas contribuiva a rendere l’atmosfera delicata e avvolgente.
Tra le stanze più suggestive, spicca la sala del Whist, dove il gioco di carte unì figure storiche come Camillo Cavour e altri protagonisti del Risorgimento. Poi, c’è la sala da ballo, con tavolini in marmo e un grande arco che ne segna l’ingresso: un piccolo palco simbolico dove immaginare dame e gentiluomini di altri tempi.
Politica, cultura e chiacchiere al tavolino
Non è un caso se Fiorio è ricordato come una vera “forgia politica”: in quegli anni era un centro nevralgico di pensiero conservatore, ma anche di strategie risorgimentali.
Qui si intrecciavano le storie di uomini come Cavour, Massimo d’Azeglio, Urbano Rattazzi, che discutevano visioni, alleanze, riforme: un caffè che era come una piccola agorà sabauda. Facile ipotizzare che proprio ai suoi tavolini sia stata pensata e ideata la nascita dell’Italia unita.
Dolci delizie: dal gelato alla cioccolata calda
Questo salotto storico non si è mai fermato all’eleganza: il gelato Fiorio è una leggenda. Le ricette – gelati al gianduia, gusti classici, preparazioni artigianali – sono gelosamente custodite e tramandate da generazioni.
Una curiosità: quando fu inventato il cono da passeggio, Fiorio lo promosse in modo originale: alcuni giovani venivano pagati per camminare per via Po con il cono in mano, invitando i passanti ad assaggiarlo.
E non dimentichiamo la loro cioccolata calda, densa e ricca, perfetta per contrastare i freddi giorni torinesi. E naturalmente il tradizionale Bicerin.
Un punto di incontro culturale che vive oggi
Negli anni moderni, Fiorio non è rimasto solo nostalgia: è un luogo vivo. L’Associazione Caffè Letterario Fiorio organizza eventi, letture, conferenze. Il caffè è diventato uno spazio dove i turisti possono assaporare non solo il gelato storico, ma anche la cultura torinese.
Inoltre, con l’apertura di una nuova sede a Barcellona, Fiorio guarda al mondo: portare la propria tradizione storica e gastronomica oltre i confini piemontesi è senza dubbio una sfida affascinante.
Perché vale la pena venirci
- Posizione strategica: nel cuore storico di Torino, facilmente raggiungibile durante un tour della città.
- Atmosfera autentica: ti senti immerso in un’epoca passata, tra mobili d’epoca e decorazioni originali.
- Esperienza sensoriale: il gelato artigianale e la cioccolata calda sono motivi da soli per una tappa.
- Vivere la storia: non è solo un locale da visitare, ma un luogo dove la memoria storica si intreccia con la vita contemporanea.
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