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Torino

L’estrema destra di “Avanguardia Torino” sostiene che costruire una moschea nell’ex fonderia Nebiolo, a Torino, sia sostituzione etnica

Nei giorni scorsi il gesto simbolico (fatto da appena 10 persone) davanti alle ex Officine Nebiolo di Via Bologna, a Torino. In effetti la moschea probabilmente sarà costruita, ma la riqualificazione dell’area è un progetto più ampio, comprende anche studentati e biblioteche

Sandro Marotta

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TORINO – Nel pomeriggio di ieri, 10 maggio, un gruppo di circa 10 persone appartenenti ad Avanguardia Torino, un movimento di estrema destra ha protestato davanti alla struttura delle Ex Officine Nebiolo di Via Bologna, a Torino, sostenendo che la costruzione di una nuova moschea sia “l’evidente prova della volontà esistente di sostituire, etnicamente e culturalmente, i popoli europei”.

In effetti, il progetto per la costruzione di una nuova moschea nell’area dove negli anni ’20 sorgeva una fonderia, poi dismessa negli anni ’70, è stato presentato nei mesi scorsi dalla Confederazione Islamica Italiana (CII), che gestisce già la moschea di via Genova. Questo è stato l’ultimo passaggio di un processo iniziato molti anni prima, in particolare nel mandato di Chiara Appendino, che aveva concesso l’utilizzo dell’area da parte di altri soggetti per una sua rigenerazione.

La struttura abbandonata di via Bologna 55. Foto di Comune di Torino

Il lavoro è proseguito con il sindaco Stefano Lo Russo che aveva stabilito che una parte della struttura potessere essere destinata a “luogo di culto”; però, appunto, solo una parte del complesso sarà dedicata alla preghiera, mentre il resto sarebbe destinato a tutt’altre attività (come mostre, spazi per studenti e una biblioteca).

Il progetto recente presentato dalla CII ha bisogno di 17 milioni di euro, che sarebbero garantiti dal re del Marocco, che è una monarchia costituzionale attualmente guidata da Mohammed VI.

Proprio contro questo progetto gli attivisti di Avanguardia si sono mobilitati, invocando una presunta sostituzione religiosa: “Ci opponiamo a questa situazione – spiegano in un comunicato gli attivisti – poiché proposte come queste sono l’evidente prova della volontà esistente di sostituire, etnicamente e culturalmente, i popoli europei, a cui viene continuamente, e sempre di più, negata la propria identità, nazionale e religiosa”.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    11 Maggio 2025 at 23:07

    Assolutamente d’accordo con Avanguardia: l’islamizzazione va ostacolata con ogni mezzo e il sindaco rosso di Torino è un po’ troppo favorevole alla colonizzazione della città perfettamente in linea con le linee del suo partito di sfigati amici del peggio della società. Spero che i soldi non si trovino o che azioni di boicottaggio pesante blocchino qualsiasi lavoro per la costruzione di un’altra moschea.

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