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Bolaffi porta all’asta in Italia la leggendaria macchina Enigma: un evento storico tra codici, spionaggio e rarità bibliografiche
Per la prima volta in Italia, sarà battuto all’asta un esemplare autentico della celebre macchina Enigma, il dispositivo cifrante simbolo della Seconda guerra mondiale

TORINO – Il prossimo 18 e 19 giugno si preannuncia una data cruciale per collezionisti, storici e appassionati di crittografia: la casa d’aste Bolaffi, con sede principale nel capoluogo piemontese, metterà in vendita per la prima volta in Italia una macchina Enigma, il celebre dispositivo utilizzato dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale per cifrare le comunicazioni militari. L’asta, suddivisa in due giornate — mercoledì 18 presso lo Spazio Bolaffi a Roma (via Condotti 23) e giovedì 19 in modalità internet live — fa parte della sessione dedicata a Libri rari e autografi, e vede l’Enigma tra i top lot, con una base d’asta fissata a 20 mila euro.
Fondata nel 1890, Bolaffi è oggi un punto di riferimento internazionale per le aste di oggetti da collezione: dai francobolli ai vini, dai gioielli alle automobili d’epoca. E con l’inserimento di un simile pezzo storico nella sua prestigiosa asta libraria, l’azienda torinese rafforza il suo ruolo anche come custode e valorizzatrice del patrimonio tecnico-scientifico e culturale del Novecento.
Una macchina che ha fatto la storia (e la Storia)
Inventata nel 1918 dall’ingegnere tedesco Arthur Scherbius, la macchina Enigma è divenuta un’icona del conflitto mondiale, grazie anche all’affascinante vicenda del suo decrittaggio da parte del matematico Alan Turing e dei crittografi di Bletchley Park, raccontata anche nel film The Imitation Game (2014). Il modello proposto da Bolaffi è completo e funzionante, dotato di tre rotori (Chiffrierwalzen) con numero di serie K634, riflettore (Umkehrwalze) e pannello con vetro scuro per la lettura del codice.
Ogni pressione di tasto sulla macchina attivava un circuito che trasformava la lettera digitata in un’altra, secondo combinazioni pressoché infinite: nei modelli più complessi si arrivava fino a 159 trilioni di possibilità. Questo la rese per anni inviolabile, fino alla svolta offerta dall’intelligenza e dalla perseveranza di chi, nel campo alleato, capì che decifrarla avrebbe potuto cambiare le sorti della guerra. Così fu.
Un catalogo d’asta di altissimo profilo
Oltre all’Enigma, l’asta Bolaffi di giugno presenta un catalogo di circa 950 lotti, tra cui spiccano veri gioielli bibliografici: dalla prima edizione a stampa dell’Almagesto di Tolomeo a numerosi atlanti del Cinquecento e Seicento, anche in coloritura coeva, fino a rarità nel campo della gastronomia e ad autografi di figure epocali come Marie Curie e Gioacchino Rossini.
L’inserimento della macchina cifrante all’interno di un’asta libraria non è casuale: Bolaffi sottolinea così il valore storico-documentale dell’oggetto, che non è solo un esempio di ingegneria militare, ma anche un pezzo chiave della storia del pensiero crittografico e informatico.
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