Seguici su
Marco Lovisolo

Pubblicato

il

ARBORIO – Ci sono strascichi dopo l’operazione della Questura di Vercelli tra sabato e domenica scorsi contro l’intrusione di un movimento ambientalista in una cascina ad Arborio (VC). Un’interrogazione parlamentare è stata appena depositata dalla deputata PD Eleonora Evi circa l’operato delle Forze dell’Ordine contro il presidio.

Secondo le manifestanti, infatti, sabato 28 giugno sarebbe iniziato un presidio pacifico ad Arborio, davanti al cantiere dell’allevamento della ditta Bruzzese. L’intento dichiarato dalle attiviste del gruppo Galline in Fuga era quello di denunciare la costruzione del maxi allevamento di 275.000 galline ovaiole.

La situazione degenera

Gli agenti avrebbero sequestrato alle manifestanti gli ombrelloni e l’acqua, lasciandole senza viveri sotto il sole. Tale condotta avrebbe portato una delle attiviste presenti a necessitare un ricovero in ospedale con l’ambulanza. Per tutto il giorno le Forze dell’Ordine avrebbero minacciato lo sgombero, bloccando le persone passanti che giungevano per dare acqua e cibo in solidarietà.

Le manifestanti comunicano che anche durante la mattina di domenica 29 giugno gli agenti avrebbero presidiato la via di accesso al cantiere, minacciando di sequestro dell’auto chiunque si fosse avvicinato per portare viveri in gesto di solidarietà. Le attiviste hanno anche iniziato uno sciopero della fame, richiedendo agli agenti che fosse chiamato il 118 per la condizione di disidratazione e il caldo che stavano subendo. Infine gli agenti avrebbero ammanettato violentemente le manifestanti per portarle in questura, ferendole.

Le attiviste denunciano infine che, alla fine della giornata, non ci sarebbe stata traccia, nei vari atti notificati, dei soprusi subiti.

 

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *