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AlessandriaCronaca

Tenevano appesi al muro in casa tre crani di lupi a Tortona

Negli ultimi due anni i Carabinieri Forestali hanno inoltrato 52 segnalazioni all’Autorità Giudiziaria, contestato 99 sanzioni amministrative e sequestrato o ritirato cautelarmente 108 armi da fuoco

Gabriele Farina

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ALESSANDRIA – Un anno intenso di controlli, indagini e operazioni ad alto impatto ha permesso ai Carabinieri Forestali del Gruppo di Alessandria/Asti di tracciare un bilancio significativo nella lotta al bracconaggio, alla detenzione irregolare di armi e alla tutela dei grandi carnivori. L’attività capillare, che ha interessato l’intero territorio provinciale, ha fatto emergere episodi gravi e ha restituito un quadro chiaro della pressione esercitata sulla fauna protetta e sugli ecosistemi locali.

Tra i risultati più rilevanti spicca il ritrovamento di tre crani di lupo all’interno di un’abitazione del tortonese, nell’ambito dell’operazione “Wolf Shield”, coordinata dal NIPAAF di Alessandria. I reperti, analizzati dall’Università di Torino con la collaborazione di ISPRA, hanno confermato che si trattava di lupi maschi appartenenti rispettivamente al branco della Val Borbera/Val Curone e al branco “tortonese”. Due degli esemplari più giovani avevano un’età compresa tra 1 e 2 anni, mentre il terzo era stimato tra 3 e 5 anni. Non si tratta di ibridi, confermando quindi l’importanza della tutela delle popolazioni locali. L’indagine ha preso avvio da attività info-operative mirate in aree con precedenti episodi di bracconaggio.

Un ruolo centrale nel bilancio annuale è rivestito dall’operazione internazionale Europol–EMPACT, coordinata localmente dal Nucleo CITES di Alessandria. Nel mese di ottobre, i Carabinieri CITES, supportati dai Nuclei Forestali di Alessandria e Asti, hanno condotto una campagna di controlli nell’ambito della strategia europea contro il bracconaggio. L’attività ha portato alla luce numerose irregolarità nella detenzione di armi e nell’esercizio venatorio, con sequestri di armi, munizioni e porti d’armi, oltre alla scoperta di episodi di caccia con mezzi vietati. EMPACT – Environmental Crime, coordinato da Europol, mira a rafforzare la cooperazione internazionale nel contrasto ai crimini ambientali, sottolineando come il bracconaggio, spesso legato a reti criminali transnazionali, rappresenti una minaccia concreta per la biodiversità.

Negli ultimi due anni, tra attività ordinarie e operazioni straordinarie, i Carabinieri Forestali hanno inoltrato 52 segnalazioni all’Autorità Giudiziaria, contestato 99 sanzioni amministrative per un totale di oltre 54.000 euro e sequestrato o ritirato cautelarmente 108 armi da fuoco con 4.141 munizioni, tutte in contesti riconducibili al bracconaggio.

Il contrasto al bracconaggio resta una sfida quotidiana. I Carabinieri Forestali dimostrano come la protezione dell’ambiente non sia solo un obbligo normativo, ma un impegno prioritario per salvaguardare gli ecosistemi e le specie più vulnerabili. L’attività operativa proseguirà con particolare attenzione alla tutela del lupo, al controllo delle armi e al monitoraggio delle condotte illecite nelle aree rurali, in stretto coordinamento con le autorità nazionali ed europee.

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