Sgominata la banda delle rapine in collina a Torino, responsabili di 68 furti
I Carabinieri di Chieri chiudono le indagini su otto persone accusate di decine di colpi nelle abitazioni tra il 2024 e il 2025
-
Operazione antidroga nell’Alessandrino: arresti a Quargnento e Pietra Marazzi, scoperti laboratori e piantagioni
-
Aggressione sul treno Torino-Bardonecchia: identificati e sanzionati quattro sedicenni
-
Chris Harper vince la Tappa del Sestriere del Giro d’Italia . L’ìnglese Simon Yates Maglia Rosa
-
Un fantasma in consiglio comunale a Torino, Viale contesta la mancanza di spazio tv per i referendum
TORINO – Potrebbero essere gli autori di ben 68 furti in abitazione compiuti nel corso dell’ultimo anno, diventando il vero incubo dei residenti della collina torinese. Ma ora la loro corsa sembra essersi fermata: i Carabinieri della Compagnia di Chieri hanno concluso le indagini nei confronti di otto persone, in parte già detenute presso il carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
Gli elementi raccolti nel corso delle indagini sono numerosi e pesanti. L’accusa è quella di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione e alla ricettazione. Un quadro inquietante che restituisce l’immagine di una vera e propria organizzazione criminale, attiva tra gennaio 2024 e marzo 2025, capace di colpire con metodo e precisione in diversi comuni della provincia di Torino.
Le modalità d’azione della banda
Secondo quanto emerso dalle attività investigative, la banda aveva una struttura gerarchica ben definita, con compiti precisi per ciascun componente. A disposizione dell’organizzazione c’erano auto di copertura falsamente intestate, usate per spostarsi senza destare sospetti, basisti incaricati di custodire la refurtiva e una rete di canali di rivendita per monetizzare il bottino, fatto principalmente di gioielli e altri oggetti di valore.
Proprio durante uno degli ultimi colpi, nella primavera del 2025, parte della banda era stata intercettata e arrestata in flagranza dai militari di Chieri, segnando un primo importante passo verso la fine della loro attività criminosa. Da quel momento le indagini si sono intensificate, portando a ricostruire l’intera rete e a consolidare le accuse nei confronti del gruppo.
Il lavoro dei Carabinieri ha così permesso di porre fine a una lunga scia di paura che aveva seminato inquietudine tra i cittadini delle zone collinari di Torino, spesso vittime di intrusioni notturne e furti sistematici. Ora la parola passa alla magistratura, che dovrà valutare la mole di prove raccolte e stabilire le eventuali responsabilità degli indagati.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese
