Operazione ‘Chain Smoking’: smantellata maxi-fabbrica clandestina di sigarette a Torino
Scoperti 5 opifici e 2 depositi illegali

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TORINO – L’operazione, denominata “Chain Smoking”, ha portato alla scoperta di un vasto sistema illegale dedito alla produzione industriale di sigarette contraffatte, allo sfruttamento lavorativo e alla tratta di esseri umani.
In totale sono stati scoperti 5 opifici clandestini e 2 depositi situati nei quartieri torinesi di Madonna di Campagna, Barca e Rebaudengo, e nei comuni limitrofi di Caselle Torinese e Venaria Reale. Le strutture, mimetizzate in capannoni industriali e dotate di macchinari ad alta tecnologia, operavano al riparo da occhi indiscreti grazie a finestre oscurate e generatori autonomi di corrente, per evitare di essere individuate tramite i consumi energetici.
All’interno degli stabilimenti sono stati sequestrati oltre 230 tonnellate di tabacco lavorato, 22 tonnellate di sigarette contraffatte e circa 538 milioni di componenti per il confezionamento. Il valore stimato delle sigarette immesse sul mercato illegale sfiora i 35 milioni di pacchetti, con profitti illeciti pari a circa 175 milioni di euro. L’evasione fiscale relativa è stata quantificata in 112 milioni di accise e 28 milioni di IVA.
Le indagini hanno fatto emergere anche gravissime violazioni dei diritti umani: gli operai – otto arrestati in flagranza – vivevano all’interno dei siti produttivi, in condizioni disumane e privi di ogni tutela, sottoposti a turni massacranti e completamente isolati dal mondo esterno.
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