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The Phair – Photo Art Fair 2026: la fotografia torna protagonista a Torino dal 22 al 24 maggio

L’appuntamento, ormai punto fermo nel calendario culturale torinese, continua a rappresentare un osservatorio privilegiato sulle pratiche artistiche che esplorano e sperimentano il linguaggio fotografico in chiave interdisciplinare

Gabriele Farina

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TORINO – Torino conferma il suo ruolo di capitale italiana della fotografia contemporanea. The Phair | Photo Art Fair, la fiera internazionale dedicata alla fotografia e alle opere d’arte realizzate attraverso il mezzo fotografico, annuncia le date della sua settima edizione, in programma dal 22 al 24 maggio 2026 nella suggestiva Sala Fucine delle OGR – Officine Grandi Riparazioni.

L’appuntamento, ormai punto fermo nel calendario culturale torinese, continua a rappresentare un osservatorio privilegiato sulle pratiche artistiche che esplorano e sperimentano il linguaggio fotografico in chiave interdisciplinare. Attraverso un formato che privilegia ricerca, qualità curatoriale e progetti innovativi, The Phair si conferma come un hub internazionale per artisti, gallerie e istituzioni.

L’immagine guida 2026: Nanda Lanfranco ritrae Giuseppe Penone

Come ogni anno, la fiera sceglie un’immagine guida capace di restituire il legame profondo tra Torino e la fotografia, frutto di una collaborazione con le principali istituzioni museali del territorio.

Per l’edizione 2026, The Phair presenta un’opera proveniente dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea: una fotografia di Nanda Lanfranco che ritrae Giuseppe Penone all’interno degli spazi del Museo.

L’immagine – parte del Fondo Nanda Lanfranco, istituito nel 2025 dal CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli – è concessa gentilmente dal Museo e diventa la nuova icona visiva della manifestazione.

Scattata nel 1991, la fotografia mostra Penone come corpo in movimento, colto nell’attraversamento di una soglia immaginaria tra permanenza e trasformazione. Lanfranco fissa un istante sospeso: il gesto del camminare diventa un modo per conoscere la realtà esterna, sottolineando la continuità tra individuo e ambiente. Luce, corpo e architettura si fondono in un unico spazio percettivo, riflettendo la vocazione interdisciplinare che anima la fiera.

Nanda Lanfranco: una visione che attraversa l’immagine

Scomparsa nel 2023, Nanda Lanfranco (Genova 1935 – Pieve Ligure 2023) è stata tra le grandi interpreti della fotografia come strumento di analisi e riflessione. I suoi scatti – realizzati quasi esclusivamente in bianco e nero – hanno documentato performance, allestimenti, installazioni e decenni di ricerche artistiche, trasformando la documentazione in un processo di pensiero.

La sua opera esplora i confini tra realtà e rappresentazione, tra osservazione e partecipazione, offrendo una fotografia intima, essenziale, capace di rendere visibile l’invisibile.

Il progetto curatoriale di The Phair 2026

La scelta dell’immagine guida diventa anche una dichiarazione d’intenti. Con il gesto sospeso catturato da Lanfranco, The Phair invita il pubblico a vedere la fotografia come un territorio in perenne trasformazione, in cui ogni linguaggio dialoga con l’altro e ogni immagine diventa soglia e attraversamento.

La fiera continua infatti a privilegiare progetti espositivi che mettono in relazione fotografia, arti visive, performance, installazione, ricerca. Un approccio curatoriale che rispecchia la natura stessa della fotografia contemporanea: fluida, mobile, ibrida.

Verso maggio 2026: una città che guarda, attraversa e sperimenta

Con la sua settima edizione, The Phair consolida la posizione di Torino come polo internazionale per la fotografia d’autore e per le pratiche che ne ampliano il linguaggio.

L’appuntamento del 2026 non sarà solo una fiera, ma un percorso di sguardi: un invito a scoprire la fotografia come spazio aperto, come passaggio, come continua trasformazione.

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